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Cronaca

Manovra, sanità, l’ex ministra Lorenzin a Notizie.com: “Incredibile che non si convochi un tavolo con i sindacati: serve un nuovo Patto per la Salute”

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Giovanna Sorrentino

“È incredibile che da mesi le parti sociali siano in agitazione con giorni di sciopero e non sia ancora stato aperto un tavolo permanente sulla salute insieme a loro”.

A parlare in esclusiva a Notizie.com è l’ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin, oggi senatrice del Pd in Commissione bilancio. Mentre la Manovra economica è al vaglio della Camera dopo aver ricevuto l’ok del Senato, i sindacati dei sanitari hanno annunciato un nuovo sciopero a gennaio. “I sindacati di ogni sigla stanno scendendo in piazza ed è impensabile non sederli a un tavolo. Hanno ragione a proclamare lo sciopero perché va aperta un’interlocuzione per affrontare i temi”.

Manovra sanità intervista Beatrice Lorenzin (Ansa Foto) – notizie.com

Lorenzin ritiene necessario un nuovo Patto per la Salute: “Se io fossi ministra in questo momento lo farei. Non si fa in due giorni: è un tavolo al quale si portano riforme, necessario per la programmazione sanitaria, la prevenzione, la ricerca e in questo caso anche il tema del personale”, che è uno dei terreni di scontro tra i sanitari e il governo. “Le parti sociali, le Regioni, il Mef e il Miur per le parti di sua competenza come la formazione e la ricerca, devono sedersi insieme: solo così si potrà uscire dalla logica del silos”, aggiunge la senatrice, che chiede anche di mettere un punto “alla retorica del “perché non l’avete fatto voi? Noi abbiamo affrontato una bella crisi di sistema durante una pandemia, quindi adesso tocca a loro”.

Vanno messe in campo idee e “se non le hanno, potrebbero farsi contaminare da quelle degli altri. Bisogna ascoltare chi lavora sul campo e disegnare un profilo, anche di risorse, che sia condiviso da tutti. Altrimenti la baracca scoppia e non si riesce più a rimetterla in piedi”. 

Beatrice Lorenzin (Pd) Ansa Foto – notizie.com

Cos’è il Patto per la Salute

Ma cos’è il Patto per la Salute? Si tratta di una programmazione frutto di un percorso di negoziato tra sindacati, Regioni e Ministero dell’Economia che traccia una linea di azione condivisa. Viene votato in conferenza Stato-Regioni, quindi si eviterebbero stalli tra governo e Regioni al momento dell’attuazione delle riforme e degli investimenti. “Quando viene siglato viene anche rispettato: Ministero e Regioni possono andare avanti su riforme condivise. È l’unico strumento possibile, ma servono idee e una grande capacità di ascolto. Da ministra della Salute feci il Patto 2013-2017 dopo dieci anni che non si faceva. Venivamo dal 2012, con 25 miliardi di taglio lineare, lo stilammo in nove mesi. C’erano pochi soldi ma lavorammo su una riforma della programmazione, sul piano di vaccini, sui contratti di assunzione e altro. C’era una traiettoria”.

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Giovanna Sorrentino