Un menù zero sprechi per un Natale a basso costo e alla portata di tutti. L’idea arriva da Simona Di Gregorio, una contadina toscana, che ha organizzato un pranzo perfetto a cui ispirarsi.
Secondo una stima di Coldiretti, i toscani spenderanno 105 euro in media per imbandire la tavola di Natale, il 10% in più rispetto all’anno scorso.
Perché abbiamo scelto la cucina toscana
Il trend generale vede un ritorno alla tradizione sulle tavole, con un occhio al portafogli senza rinunciare alla qualità. Abbiamo scelto di parlare proprio dei toscani perché la loro cucina è candidata a Patrimonio dell’Unesco. “Se nel menù della Vigilia è servito soprattutto il pesce, a Natale prevale la carne e vincono i bolliti, arrosti e fritti, dall’agnello ai tacchini, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene e cappelletti in brodo”, spiega Coldiretti Toscana in un comunicato stampa.
La maggioranza dei toscani, il 31%, spenderà tra i 50 e i 100 euro per il menù di Natale, mentre il 29% andrà oltre i 200 euro. Il 10% arriverà a 300 euro e il 4% andrà anche oltre. C’è poi un 7% che conterrà il budget sotto i 30 euro, mentre il 13% si manterrà tra i 30 e i 50 euro.
Il menù di Natale di Simona Di Gregorio
Un menù zero sprechi, con un budget contenuto, è possibile. Lo dimostra Simona Di Gregorio, una contadina maremmana dell’azienda agricola Il Campo, che riutilizza alcuni degli ingredienti per preparare i piatti, come la carne del bollito per ottenere il brodo e per cucinare un polpettone per la seconda portata, o le verdure che ritroviamo sia nell’antipasto che nel secondo.
“L’idea del non-spreco è da sempre l’idea di chi vive in campagna – spiega Simona ai microfoni di Notizie.com – Tutto viene utilizzato, a partire dalle bucce degli ortaggi e credo che sia una buona abitudine che ci hanno tramandato i nostri “vecchi” e che noi dobbiamo tramandare ai nostri giovani, che hanno perso quest’abitudine perché viviamo in un’epoca troppo veloce”. Simona, oltre ad essere una contadina, è una musicista. Ha studiato al Conservatorio e nel suo menù mette insieme armonia e creatività.
Il suo menù, elaborato per Campagna Amica, la rete di vendita diretta di Coldiretti, prevede tre antipasti a base di ortaggi e formaggi: strudel salato di verdure, patate duchessa e focaccia con tartufino e ricotta di noci. La prima portata è una riscoperta della cucina povera, che ormai è quasi sparita dalle tavole dei toscani, come il brodo di carne con la pasta reale, il cui impasto è ottenuto mescolando insieme uova, farina, olio e burro. Una volta terminata la cottura in forno – circa 15 minuti – la pasta ottenuta va tagliata a cubetti e cotta nel brodo di carne per alcuni minuti. La seconda portata valorizza la carne da cui si ottiene un succoso e ricco polpettone arrotolato con ripieno di frittata, mortadella e spinaci. E per finire, come dessert, una crema all’arancia con savoiardi.
Il rispetto per Madre Terra
Quanto costa il menù zero sprechi di Simona? Intorno 60 euro a seconda del canale di acquisto dei prodotti. “Un momento di cura in più della nostra materia prima, permette anche di poterla sfruttare al massimo. Questo è il concetto di Campagna amica e noi agricoltori più che mai. La nostra professione di basa proprio su questo”, spiega Simona. “Il lavoro è tanto ed è tanto anche il rispetto per ciò Madre Terra produce. Natale è il momento in cui ci si deve ritrovare pieni di cose buone nel cuore prima che sulla tavola”.