Pur in una situazione di incertezza, non si rinuncia a festeggiare fuori casa il Natale. Otto milioni e mezzo di italiani hanno, infatti, le valigie pronte ma potrebbero aumentare, se i 2 milioni di indecisi partissero all’ultimo minuto
“Gli italiani, nonostante l’incertezza, non rinunciano a partire durante le festività natalizie, pur con attenzione alla spesa. Una tendenza che conferma la vivacità dei consumi a dicembre che ci auguriamo sia un segnale di buon auspicio per un 2024 che si annuncia con un’economia in rallentamento.”
A dirlo in una nota diffusa alla stampa il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli. E così pur in una situazione di crisi e difficoltà , non si rinuncia a trascorrere fuori casa il Santo Natale, festività che, quest’anno, “apparecchia” un bel ponte di ben 4 giorni, includendo il giorno di Santo Stefano. Otto milioni e mezzo di italiani hanno, infatti, le valigie pronte ma potrebbero aumentare, se i 2 milioni di indecisi partissero all’ultimo minuto.
Chi parte lo farà però con un occhio attento alla spesa, che si aggirerà complessivamente intorno ai 3 miliardi di euro. La maggior parte, l’83%, resterà in Italia, nonostante la voglia di tornare pienamente alle abitudini pre-pandemia incrementi, rispetto al 2022, l’apprezzamento per destinazioni estere, quasi tutte europee. 1 italiano su 4 sfrutterà praticamente tutto il ponte natalizio, concedendosi 3 o 4 pernottamenti a destinazione. 1 su 5, con oltre 5 pernottamenti, andrà probabilmente a collegare Natale e Capodanno in un’unica vacanza lunga. Per gli altri la permanenza fuori casa sarà al massimo di 2 notti, prevalentemente in località vicine al luogo di residenza o senza uscire dalla propria regione.
Ed è proprio sul raggio degli spostamenti, favorito anche dai giorni festivi in più che il calendario mette a disposizione quest’anno, che si registrano segnali di vitalità particolarmente interessanti. Nel confronto con il 2022 scende dal 57% al 40% la quota di coloro che resteranno comunque all’interno della regione di residenza, mentre salgono dal 36% al 44% i vacanzieri che si spingeranno oltre, restando comunque in Italia. Sale inoltre, dal 7% al 17%, la quota di chi ha invece in programma un viaggio oltre confine. Poco più della metà dei viaggiatori soggiornerà in strutture turistico ricettive, prevalentemente alberghi seguiti da b&b, mentre l’altra metà opta quasi esclusivamente per l’ospitalità presso amici e parenti o il soggiorno in seconde case.
Regina indiscussa del Natale è la montagna, scelta da 1 italiano su 3. Città d’arte e grandi città e borghi totalizzano complessivamente un ulteriore 32% delle preferenze mentre le località della costa, scelte in prevalenza da chi circoscrive gli spostamenti ai confini della propria regione, sono la destinazione di un ulteriore 21%. Ne risulta un panorama delle destinazioni che premia Lazio, Trentino Alto Adige, Campania e Lombardia sulle scelte di Italia mentre, per l’estero, Francia, Germania, Inghilterra e Austria sono le nazioni più gettonate. Questi i dati che emergono dal Focus sul Natale dell’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg su un campione composto da 1048 cittadini italiani, tra i 18 e 80 anni, rappresentativi della popolazione per genere, età, area geografica e ampiezza comune di residenza.