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Cronaca

Allarme diossina a Roma: di nuovo in fiamme la discarica di Malagrotta

Published by
Mauro Simoncelli

Una colonna di denso fumo visibile a chilometri di distanza si è sollevata sulla zona, questa volta a rimanere coinvolto è stato l’impianto di trattamento meccanico-biologico “Tmb1”

L’allarme è scattato intorno alle 15:30, dopo che un’alta colonna di fumo nero, ben visibile anche a chilometri di distanza, si è sollevata dal grande centro di stoccaggio sito alle porte della Capitale. Sul posto di sono precipitate 4 squadre dei Vigili del fuoco di Roma, con 40 uomini e 13 automezzi, tra autobotti, autoscala, carro schiuma e carro autoprotettori.

Interessato lo stesso impianto dell’estate scorsa – Notizie.com –

 

L’impianto di Malagrotta era già stato interessato da un rogo a giugno quando il secondo impianto di trattamento dei rifiuti urbani, il “tmb2”, è andato completamente distrutto. In quell’occasione per spegnere completamente il rogo erano stati necessari diversi giorni. Prima le fiamme avevano colpito anche altri impianti di trattamento meccanico biologico: l’11 dicembre 2018 era andato a fuoco il Tmb Salario e a marzo 2019 il tmb di Rocca Cencia.

Incendio devastante

Ancora una volta è stata un’alta colonna di fumo denso nero a dare l’allarme alla cittadinanza. Nel primo pomeriggio un vasto incendio infatti si è propagato, per cause ancora da accertare, nell’impianto di Malagrotta alle porte di Roma, nel quadrante ovest della città. Le fiamme si sarebbero sviluppate nel cosiddetto “tmb1”, quello ancora in attività perchè risparmiato dall’incendio che nell’estate scorsa aveva interessato e messo fuori uso il “tmb2”. Sul posto, una volta dato l’allarme, sono arrivate più squadre dei Vigili del Fuoco con ben 13 automezzi. Inoltre, è stato richiesto alla Direzione regionale dei vigili del fuoco del Lazio l’invio di personale Gruppo operativo speciale con i mezzi di movimento terra. Ancora da chiarire le cause dell’incendio. A recarsi sul luogo anche l’assessora ai Rifiuti Sabrina Alfonsi e il dg di Ama Alessandro Filippi. Dalle primissime informazioni non si escluderebbe che le fiamme possano essere partite da un silos. Tuttavia per avere risposte più chiare bisognerà attendere che le fiamme siano definitivamente spente.
L’enorme nube nera – Notizie.com –

Ripercussioni sulla Capitale

Si è anche alzata una colonna di fumo visibile da diversi chilometri di distanza ed è stata attivata anche l’Arpa, l‘Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, per esaminare la qualità dell’aria e capire se fosse pericolosa per la popolazione delle zone limitrofe, oltre che per monitorare lo spostamento della stessa nube causato dal vento. Sui social rimbalzano le preoccupazioni delle persone alla vista dell’inquietante nube nera di fumo. “È preoccupante, soprattutto per chi abita nei dintorni e potrebbe respirare le particelle che arrivano dalle correnti”, si legge infatti in alcuni post di cittadina romana che risiedono a Malagrotta, a pochi metri dal luogo dove è scoppiato il rogo. C’è preoccupazione anche per la situazione dei rifiuti della città, soprattutto in vista delle festività natalizie, quando storicamente la quantità di rifiuti prodotta aumenta sensibilmente. Si tratta di un impianto particolarmente importante per Roma, infatti è in grado di trattare da solo 900 tonnellate di rifiuti prodotti nella Capitale.
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Mauro Simoncelli