Fine della fuga per il pericoloso boss che aveva fatto perdere le sue tracce da un bel po’ di anni, si è consegnato alla polizia che lo ha arrestato: accuse gravissime
Alla fine è stato stesso lui a consegnarsi alla polizia che, da un bel po’ di tempo, si era messa sulle sue tracce. Oramai in Brasile non si sta parlando d’altro se non dell’arresto del boss della principale milizia di Rio. Si tratta di Luis Antonio da Silva Braga, conosciuto meglio come “Zinho“. Per le autorità non ci sono mai stati dubbi: era considerato il pericolo e nemico numero 1. Secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali pare che l’uomo si sia consegnato nella serata di domenica alla polizia federale.
Solamente nelle ultime ore, però, la notizia è stata diffusa anche in Europa. A quanto pare il tutto è avvenuto grazie al termine di una “negoziazione” che è andata a buon fine con le autorità locali. Del pericoloso boss non si avevano più notizie dal 2018. Come annunciato in precedenza era considerato un vero e proprio pericolo, nonché leader del gruppo paramilitare che tende a controllare la zona Ovest della città brasiliana.
Brasile, fine della fuga per Zinho: si consegna alla polizia
Il governatore di destra, Claudio Castro, aveva inserito nella lista delle “cose da fare” proprio l’arresto di ‘Zinho’. Lo stesso Castro, nel corso degli ultimo anni, aveva adottato una vera e propria strategia contro la criminalità organizzata. Tanto da promettere ai cittadini che queste persone appartenenti a bande criminali sarebbero finite in carcere. Zinho, appunto, era considerato il boss della milizia nonché pericolo numero uno di tutto il Paese sudamericano.
Non è affatto un mistero che le milizie siano considerate come un vero e proprio fenomeno criminale in Brasile. In particolar modo nelle “favelas” di Rio. Non sono altro che gruppi paramilitari formati da agenti ed ex corrotti della polizia. Gli stessi che si contendono, con il narcotraffico, i proventi delle estorsioni e del traffico di droga. Verso la metà del mese di ottobre di quest’anno la milizia ha fatto crollare il servizio di trasporto pubblico nella parte Ovest di Rio.
La notizia fece molto scalpore visto che vennero distrutti almeno una trentina di autobus ed anche un treno. In quella occasione venne ucciso il nipote di Zinho, ovvero Matheus da Silva Rezende, detto ‘Faustao‘. Durante uno scontro a fuoco con la polizia locale il ragazzo perse la vita.