Il serbo ha rilasciato una lunga intervista in cui ha raccontato di come lo spagnolo lo mettesse in difficoltà dal punto di vista psicologico a inizio carriera. Soltanto con il tempo è riuscito a prendergli le contromisure: “Non capivo che faceva parte del contesto”
Una rivalità storica, ben 59 partite contro, equilibrio pressoché totale. Novak Djokovic di fronte a Rafa Nadal, due mostri sacri del tennis: 30 vittorie per il serbo, 29 per lo spagnolo, fenomeni e stili di gioco a confronto. Hanno condiviso la stessa epoca tennistica insieme a Roger Federer, dominando il circuito per più 20 anni. Tre fenomeni assoluti e trasversali.
Nole ha parlato dei match contro Nadal in una lunga intervista rilasciata a 60 minutes su CBS. Ha raccontato di quanto l’atteggiamento dell’avversario lo intimidisse prima dei confronti iniziali. Un resoconto dettagliato: “Gioco contro Nadal al Roland Garros e ho il suo armadietto accanto al mio. Siamo così vicini… Stiamo cercando di darci spazio a vicenda, lo spogliatoio però non è così grande“, spiega Djokovic. Che continua: “Avete presente il modo in cui salta Nadal prima di scendere in campo? Nello spogliatoio comincia a fare gli sprint accanto a me. Riesco anche a sentire la musica che sta ascoltando nelle sue cuffie. Questa cosa, devo dirlo, mi fa veramente incazzare“. Insomma, la pressione saliva particolarmente per colpa di quella “routine” del maiorchino, attivissimo nel prepartita.
Il serbo soltanto con il tempo è riuscito a prendergli le contromisure (come testimoniano le numerose vittorie nei successivi scontri diretti), controllando meglio le proprie emozioni: “All’inizio della mia carriera non mi rendevo conto di quanto tutto ciò facesse parte del contesto… Per questo mi sentivo intimidito dal suo atteggiamento. Però mi ha motivato anche a fare le cose da solo, a dimostrare di essere veramente pronto per una battaglia, per una guerra sportiva”. I risultati gli hanno dato ragione con il passare degli anni. Con il suo talento e il suo spirito ha cambiato la musica: non sentendo più quella nelle cuffie di Nadal…