L’allenatore ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Sta proponendo grande idee all’estero. Il nostro calcio ha ritrovato credibilità, adesso dobbiamo continuare a puntare sui giovani”
“Il calcio italiano ha ritrovato credibilità” e “De Zerbi è un emblema all’estero”. Giampaolo Saurini, terminata da poco l’esperienza come collaboratore tecnico sulla panchina del Vicenza, ha parlato in esclusiva a Notizie.com. Secondo l’ex calciatore di Lazio e Atalanta (tra le tante maglie vestite) bisogna continuare a puntare sui giovani: “Il talento c’è, si deve proseguire su questa squadra”.
Giampaolo Saurini, il 2023 volge al termine: che anno è stato per il calcio italiano?
“Ci sono squadre cha hanno fatto bene, altre male. Ma il calcio italiano ha ritrovato credibilità, questa è la cosa più importante insieme alla voglia da parte di molti club di puntare sui giovani. Spero che anche in futuro avvenga questo, si deve proseguire su questa strada. Poi c’è la questione Nazionale, che ha raggiunto il suo obiettivo. Non era scontato, visto quanto successo negli ultimi anni”.
Con i giovani hai lavorato per tantissimi anni.
“Il talento in Italia c’è ancora, i giovani ci sono. Naturalmente bisogna coltivarli. Qui purtroppo spesso si punta al risultato e non alla crescita dei ragazzi. Si fa fatica rispetto all’estero dove si matura prima e i giovani vengono utilizzati in “anticipo” dalle prime squadre. Ci vuole un metodo per valorizzare il talento”.
Quali sono i ragazzi più interessanti che hai visto al Brescia e al Napoli?
“A Brescia c’era la cultura della crescita, la società si basava quasi esclusivamente sul settore giovanile e sulle plusvalenze fatte dai giovani. Parlo di Hamsik, Santacroce, Mannini, Cragno, Leali. Tanti sono arrivati in prima squadra, alcuni sono arrivati anche in Nazionale. Prima ancora a Brescia erano sbocciati Pirlo, Bonera e Diana. Il Brescia era un po’ l’Empoli o l’Atalanta di adesso. Lì si lavora per creare i giocatori. A Napoli ho avuto Luperto, Tutino, Roberto Insigne, Palmiero, anche Gaetano che fa parte della rosa attuale”.
Quale allenatore attuale ti piace di più?
“In Italia Thiago Motta e Italiano stanno dimostrando di essere tecnici su cui si può puntare ciecamente. La conferma è stato Simone Inzaghi, con l’Inter sta facendo un percorso eccezionale. Poi, se andiamo all’estero, c’è De Zerbi”
Gli estimatori di De Zerbi aumentano sempre più.
“È l’emblema dei tecnici italiani all’estero, di quelli che si affermano perché hanno qualcosa in più, che propongono tante idee. Sono legato a lui da un’amicizia profonda”.
Da ex attaccante: i migliori centravanti della Serie A?
“Osimhen è un grandissimo attaccante, per quanto fatto l’anno scorso merita di essere considerato un top. Naturalmente Lautaro. Però dico anche Immobile: ora è un po’ bistrattato, continuo a tenermelo stretto. I suoi gol li fa sempre. Poi c’è Zirkzee che si sta affermando, oltre anche a Raspadori e Scamacca”.