I biancocelesti vincono per 3-1 nel derby regionale, con Sarri che conferma la vittoria e una squadra che sta risalendo
La Lazio rivince. Batte per 3-1 il Frosinone e centra la seconda vittoria consecutiva in campionato, non succedeva da un po’. A trionfare è il Taty Castellanos autore di un gol e di un assist, quello che è servito a Isaksen per segnare la prima rete italiana e soprattutto a suggellare la rimonta.
Pensare che il Frosinone non aveva giocato male anzi, stava anche meritando il vantaggio, con Soulé su rigore, ma un episodio ha cambiato tutto. E ad approfittarne è stata la Lazio. Bellissimo il gol di testa di Castellanos che ha praticamente messo il turbo ai biancocelesti. E’ stato il gol della svolta per la formazione laziale che poi ha segnato di nuovo due minuti dopo ancora, con Isaksen e poi il sigillo finale di Patric. Bene così. La classifica fa ancora schifo, vedendo le squadre che sono avanti alla Lazio per qualità di rosa soprattutto, ma almeno si comincia a sorridere e soprattutto a risalire.
LAZIO (4-3-3): Provedel 6; Marusic 6, Gila 6, Patric 6, Pellegrini 6,5 (54′ Hysaj); Guendouzi 6, Rovella 6,5 (86′ Cataldi ng), Kamada 5 (65′ Vecino 6); Felipe Anderson 4 (46′ Isaksen 7), Castellanos 7,5, Zaccagni 6,5 (86′ Pedro ng). Non entrati Sepe, Mandas, Casale, Ruggeri, Basic, Sanà Fernandes. All. Sarri 6
FROSINONE (3-4-3): Turati 5,5; Monterisi 5, Okoli 5,5, Romagnoli 5,5; Gelli 5,5, Barrenechea 6, Brescianini 6 (90′ Bourabia ng), Garritano 5,5 (78′ Kvernadze ng); Soulè 6,5 (90′ Cuni ng), Kaio Jorge 5,5 (75′ Caso), Harroui 5,5 (75′ Cheddira 5,5). Non entrati Frattali, Cerofolini, Lusuardi, Lulic,,, Mazzitelli. All. Di Francesco 5,5
Arbitro: Feliciani 6
Marcatori: 58′ Soulé su rigore, 70′ Castellanos, 72′ Isaksen, 85′ Patric
Note: Spettatori 50.000 circa. Ammoniti 55′ Sarri, 56′ Patric, 78′ Barrenechea
Recupero: pt 2′, st 6′
CASTELLANOS L’eroe della partita. La prima volta per l’argentino che non solo segna la rete del pareggio ma lavora e in qualche modo propizia quella del 2-1 di Isaksen. Il migliore di tutti. Era ora dopo diciotto gare di campionato e diciotto milioni spesi. Bravo.
ISAKSEN A parte la rete della rimonta, il primo gol italiano per il giovane danese, fa più lui nei primi due minuti dal suo ingresso che Felipe Anderson nei 45′ in cui ha giocato nel primo tempo. Ottimo innesto e grande energia da parte dell’esterno nord-europeo.
ROVELLA Il suo intervento in area su Soulè merita il biglietto d’ingresso. Ottima partita e finalmente anche un bel carattere nel proporsi e nel guidare la squadra in regia. Non fa crescere gara dopo gara, confermando quanto di buono si è sempre detto su questo ragazzo. C’è tanta strada da fare, ma la direzione è quella giusta.
FELIPE ANDERSON Esce all’intervallo per disperazione di Sarri, e non solo. Nei quarantacinque minuti in cui ha giocato mai un guizzo, mai un’occasione, mai un dribbling ma tanta, tanta confusione e, a tratti, anche un pizzico di superficialità nel proporsi. E’ un periodo che va così per il brasiliano, anche se sta durando un po’ troppo. Poi dici che uno a pensar male ci azzecca, riguardo ai soldi, contratto etc…
KAMADA E’ arrivata l’ennesima opportunità, l’ennesimo treno (il decimo, undicesimo?) ma lui invece di salire, saltella sul posto a non fare nulla. Questa è stata la sua partita contro il Frosinone, saltellare sul posto, quasi per davvero. Così è un giocatore inutile, insensato. Vuole andare via? Prima è, meglio è. E grazie.
GARRITANO Si muove da una parte all’altra del campo, non si ferma mai, recuperando tanti palloni e rilanciando anche l’azione in diverse circostanze. Al 72/esimo però rovina tutto quello che di buono aveva fatto, dando un pallone dietro per Castellanos che si invola verso la porta e serve Isaksen per il gol della rimonta laziale.