Nel corso di una intervista a ‘Stasera parlo io’ lo showman Fiorello ha risposto a tutte le domande poste dal direttore del Tg1, Gian Marco Chiocci
Fiorello apre le porte di casa sua al Tg1, soprattutto al direttore Gian Marco Chiocchi, e si racconta a 360°. Tantissimi gli argomenti che lo showman ha affrontato: dalla sua amicizia con Amadeus fino ad arrivare a Silvio Berlusconi, passando per Sanremo e Maurizio Costanzo. Come primo tema affrontato un altro siciliano doc come Pippo Baudo: “Una figura di riferimento per tutti i siciliani. Per noi festeggiare la data del suo compleanno è come Natale. Fiero di essergli amico. Mi disse che dovevo fare altro, nel senso che non ero un artista da tre minuti. ‘Tu in tre minuti dici solo come ti chiami. E io ho bisogno di persone che in tre minuti mi facciano uno show. A te serve un intero programma ma in questo programma ci sono già io’ mi disse allora Baudo“.
Quali sono le cose che, invece, non gli fanno ridere: “Sono le notizie che sentiamo sui tg o quelle che leggiamo sui giornali, come le guerre e i femminicidi di cui s’è tanto parlato. Sono le cose che noi a ‘Viva Rai2!’ cerchiamo di omettere. La mattina non ne parliamo mai“. Poi un momento doloroso della sua carriera: “Il mio primo Sanremo? Uno dei più brutti della mia vita. Lavoravo a Radio Dj e sarei dovuto andare in giro a fare interviste. Mi arrivò la notizia della morte di mio padre, aveva 58 anni. Adesso sono più anziano di lui e mi sembra stranissimo“.
A febbraio tornerà nuovamente sul palco dell’Ariston, anche se solo per una puntata: “Amadeus lo ha riportato ai fasti del baudismo. E’ l’ultimo, ma della serie. Sono convinto che tra due anni torna. Non ho mai litigato con lui, è impossibile. Dal primo giorno c’è stato un colpo di fulmine dell’amicizia“.
Sempre parlando del Festival non ha potuto menzionare quello del 2021 senza pubblico per via della pandemia: “E’ stato difficile. Un ruolo complicato per Ama che doveva presentare i cantanti e io dovevo far divertire, ma chi? Era difficile. Sono però contento di averlo fatto. Ricordo che dissi ad Amadeus ‘io comincio cantando’ e lo feci. Quando finisco di cantare, il silenzio. Sei abituato a sentire gli applausi ed invece il silenzio. Quello è stato il momento più brutto della mia carriera“.
Fiorello e quel ruolo in politica: “Berlusconi me lo propose, ma…”
Nell’edizione del 2024 ha annunciato qualche novità: “Ci sarà il glass di ‘Viva Rai2!’ fuori dall’Ariston e io avrò possibilità di entrare in teatro ma non di andare sul palco. Salirò nel giorno della finale, porterò via Ama dal palco. Ci saranno dei cartelli sul palcoscenico con scritto ‘io non posso salire con la mia faccia’. Ama può venire da me dentro il glass dove potranno esserci ospiti che lui non sa, anche ospiti pazzeschi“.
Un tuffo nel passato: “Mike Bongiorno e Maurizio Costanzo soni i personaggi che mi mancano molto. Costanzo è stato determinante per il cambio della mia vita, mi accolse quando da Milano decisi di venire a Roma. In quell’occasione conobbi mia moglie Susanna, ricordo che Maurizio mi disse: ‘Questa non te la fare scappare, eh?’. Con Mike ho lavorato tanto e lui si divertiva come un bambino“. Sulla figlia Angelica: “Per i ragazzi della sua età non è un periodo facile, perché i 17enni di oggi sono come i 14enni pre-pandemia. A volte si parla di adolescenti violenti e secondo me tutto è riconducibile a quei due anni di pandemia. Per noi che abbiamo una certa età due anni non sono niente, ma per un 14enne sono invece una vita“.
Mondo della politica: “A Milano mi chiesero se volevo entrare in questo mondo. C’era Berlusconi all’epoca, ma non ne sarei mai stato capace. Io faccio parte della vecchia guardia. Voglio fare spettacolo e non politica. Non ti dirò mai per chi voto. Ti dico solo che nelle ultime tre elezioni ho cambiato due volte schieramento. Per chi voterò alle Europee? Ti chiamerò appena sarò uscito dalla cabina per dirti per chi ho votato“, ride Fiorello. Sulla premier Giorgia Meloni. “La Meloni come baby sitter? Dovreste chiederlo a mia moglie. Lei dice che era bravissima, studiava mentre stava con la bimba, non la faceva giocare con le bambole, ma amava il Lego“.
In conclusione rivela: “Rimpianti? Quello di non avere studiato come avrei voluto. Avrei voluto leggere di più, studiare la musica e imparare a suonare uno strumento, ma soprattutto imparare una lingua straniera. Sono arrivato a 63 anni, 64 a maggio, e credo che ci stiamo avvicinando al momento in cui mi ritirerò”.