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Cronaca

Caso Pozzolo, stub effettuato 6 ore dopo lo sparo. Lo accertano i carabinieri nel verbale

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Luigia Luciani

Il deputato di FdI Emanuele Pozzolo si è sottoposto agli esami per la polvere da sparo, ora si attendono gli esiti. Nel frattempo la Procura di Biella l’ha iscritto nel registro degli indagati

Alle ore 7.25 del primo gennaio, circa sei ore dopo i fatti, sul deputato di FdI Emanuele Pozzolo è stato eseguito il prelievo di eventuali residui di polvere da sparo. È quanto si legge nel verbale dei Carabinieri del nucleo investigativo di Biella visionato da LaPresse.

Caso Pozzolo, stub effettuato su di lui 6 ore dopo lo sparo, foto Ansa

Il prelievo è stato effettuato sulla mano destra e sinistra, sul giubbotto, sul pile e sui jeans indossati da Pozzolo. I campioni prelevati per il cosiddetto Stub verranno inviati al Ris di Parma per gli esami. A quanto si apprende, anche la pistola sequestrata verrà inviata allo stesso Ris per le prove di sparo e il confronto con il bossolo repertato. Dunque il lancio di agenzia de La Presse,  smentisce e ribalta in parte la posizione, soprattutto dal punto di vista politico, di Pozzolo.  Fonti di stampa infatti, fino a pochi minuti fa, sostenevano  che il deputato di Fratelli d’Italia si fosse avvalso dell’immunità parlamentare e avesse  rifiutato di sottoporsi al test per rintracciare polvere da sparo sui suoi indumenti o sulle sue mani.

Caso Pozzolo, stub effettuato su mani e abiti del deputato 6 ore dopo lo sparo

Il deputato Emanuele Pozzolo di Fdi (Ansa Notizie.com)

Restano i fatti, sulla cui dinamica lavora appunto il nucleo radiomobile di Biella. Chi ha sparato il colpo, partito erroneamente  dal mini revolver regolarmente denunciato dal parlamentare, e che nella notte di capodanno ha ferito lievemente il genero di uno degli uomini che compongono la scorta del sottosegretario Delmastro (collega di partito di Pozzolo) durante il veglione della notte di San Silvestro in quel di Rosazza? Lo stesso Delmastro in un’intervista al quotidiano La Repubblica, ha sostenuto di non essere in grado di ricostruire come si siano svolti i fatti. Il sottosegretario alla Giustizia al momento dello sparo, ha raccontato di non essere stato presente nella sala. Era andato fuori per portare dei pacchi di cibo avanzato in macchina.

Ai microfoni di Sky Tg 24 è stata però intercettata Francesca Delmastro, sorella dell’uomo di governo, nonchè sindaca del piccolo comune che ospitava il cenone a base di lasagne verdi , pollo al curry con riso basmati, cotechino e lenticchie, panettone, frutta, caffè e ovviamente prosecco. Il tutto per la modica cifra di 35 euro. Posti limitati e capienza massima 30 persone. “Sono basita, senza parole, per me e’ un fatto assolutamente incredibile. Non potevo minimamente immaginare una cosa del genere”. Queste le parole della prima cittadina. “Sono andata via prima e non so nulla di cosa sia accaduto – ha spiegato ancora ai microfoni del canale all news Francesca Delmastro Che mio fratello non fosse presente mi e’ stato riferito da lui stesso perche’ io ero gia’ andata via, mi ha detto che stava caricando la macchina. Quello che posso dire e’ che io per prima avevo iniziato a portare via i bicchieri, la festa era finita e si stava rassettando il locale in vista delle pulizie un po’ piu’ grosse che avremmo fatto successivamente. La festa era finita e stavamo andando via, Andrea mi ha detto che al momento del fatto stava caricando la macchina”.

Il racconto dei testimoni: “C’erano dei bambini”

I testimoni presenti alla festa, hanno raccontato cosa è accaduto in quei terribili momenti: “Era molto allegro e stava mostrando la pistola. Era molto piccola e stava tutta nel palmo della mano. Sembrava quasi un accendino”, ha dichiarato uno dei presenti, che poi, sullo sparo ha detto: “si è sentito all’improvviso e non abbiamo avuto nemmeno il tempo di chiedere di riporre l’arma, visto peraltro che c’erano anche dei bambini”. Ad intervenire, secondo le testimonianze rese ai carabinieri intervenuti, sono stati due degli agenti della scorta del sottosegretario Andrea Delmastro, al momento non presente alla festa.

La Procura di Biella: Pozzolo indagato per lesioni colpose e omessa denuncia

Il deputato di Fratelli d’Italia Pozzolo indagato dalla Procura di Biella per lesioni colpose e omessa denuncia (Ansa Notizie.com)

I guai non finiscono per il deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo, considerato che la Procura di Biella lo ha iscritto nel registro degli indagati per il ferimento del genero di un uomo della scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Si tratta di un “atto dovuto” e nel documento della Procura si parla di “lesioni colpose, accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi“. Dopo aver sentito le testimonianze le forze dell’ordine hanno effettuato i rilievi tecnici all’interno dei locali della Pro Loco di Rosazza, dove c’è stato l’incidente ma “sulla persona di Pozzolo“, precisando però che “tali attività non hanno avuto natura intrusiva né restrittiva o limitativa della libertà personale” e che sono state eseguite “con carattere d’urgenza al fine di rinvenire tracce di polvere da sparo nell’immediatezza dei fatti“, per evitarne la dispersione.

Inoltre, sempre la Procura di Biella, rende noto che l’arma sequestrata è una pistola revolver marca “North American Arms” Provo UT ca. 22 long rifle. Ma non è tutto, anche perché è stato anche sequestrato in ospedale, e non poteva essere altrimenti, il proiettile estratto dalla coscia sinistra della persona colpita, che è stata dimessa con dieci giorni di prognosi. Da non sottovalutare che l’uomo ferito, per il momento, non ha annunciato né formalizzato alcun tipo di querela nei confronti di qualcuno. La pistola sequestrata e gli esiti dello Stub, l’esame che rileva le tracce di polvere da sparo, saranno trasmessi per gli accertamenti di natura specialistica.

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Luigia Luciani