Il premier Meloni nella conferenza stampa di fine anno ha aperto al confronto in tv con Schlein. Patuanelli al ‘Corriere della Sera’: “Ha scelto chi teme meno”.
L’apertura del premier Meloni al confronto in tv con Elly Schlein sta facendo molto discutere in politica. “Il presidente del Consiglio ha scelto chi teme meno – il pensiero di Patuanelli al Corriere della Sera – anche se questo giochino non lo potrà fare per sempre. Conte è il primi ministro che ha gestito la pandemia, ha fatto crescere di 12 punti di Pil il Paese. Il confronto con l’esecutivo sarebbe impietoso nei fatti e nei numeri e Meloni lo sa“.
“Al premier comunque vorrei rivolgere una domanda: ha detto che nel 2024 ci saranno dei tagli per trovare le risorse di cui loro stessi si sono privati tra patto di stabilità e crescita allo zero virgola – continua Patuanelli – ci potrebbe dire cosa taglieranno ancora? Magari lo comunichino ancora prima delle Europee“.
Nella conferenza stampa il premier Meloni sulla questione morale ha duramente attaccato i pentastellati. E la risposta di Patuanelli non si è fatta attendere: “Al di là della vicenda Pozzolo, che dimostra come si è deciso di dare le chiavi del Paese a dei pericolosi scappati di casa, la questione riguarda persone che ricoprono prestigiosi incarichi di governo e non solo“.
“Pensiamo ai numerosi casi che sono emersi negli ultimi mesi: la questione morale si pone quando si decide di demolire l’immagine delle istituzioni come si sta facendo sistematicamente da un anno a questa parte“, ha aggiunto l’esponente pentastellato.
Patuanelli replica anche alle accuse del premier sui regali alle banche: “E’ di una ignoranza revisionista manipolatoria ed abissale. Al presidente del Consiglio che chiedeva a reti unificate di dare mille euro con un click a tutti, vogliamo ricordare che il potenziamento del Fondo centrale di garanzia per le Pmi ha consentito al tessuto produttivo di resistere alla pandemia, costringendo il sistema bancario a dare prestiti garantiti agli imprenditori per consegnare loro la liquidità necessaria a sopravvivere. Prestiti che non sono assolutamente un regalo, ma hanno consentito di agganciare una crescita mai vista nel biennio successivo“.