Lo spagnolo viene piegato dal tennista di casa dopo aver fallito tre match point nel secondo set: 5-7 7-6 6-3 il risultato finale. L’apprensione ora è per un fastidio all’anca: “Non posso essere tranquillo, però non mi sembra un problema al tendine”
Si ferma la corsa a Brisbane di Rafael Nadal. Eliminazione per mano di Jordan Thompson, la sconfitta contro l’australiano numero 43 del mondo si è concretizzata dopo 3 ore e 25 minuti. Rimonta subita con una dose massiccia di rammarico, visto che lo spagnolo ha avuto a disposizione ben tre match point nel secondo set: finisce 5-7, 7-6, 6-3 sotto gli occhi di Jude Law, presente sugli spalti ad assistere al torneo.
Thompson non molla sul tie-break che poteva essere decisivo per l’ex numero 1 al mondo e gioca una partita straordinaria, portandosi a casa il passaggio del turno. Nadal aveva stupito per condizione nelle prime due sfide in Australia, disputate dopo quasi un anno intero di stop per infortunio (veva piegato Thiem e Kubler, altro australiano affrontato nel percorso). Oggi ha accusato qualche problema nel terzo set quando è rimasto negli spogliatoi per qualche minuto per sottoporsi a un trattamento per un fastidio all’anca.
Il tennista di casa ora se la vedrà in semifinale con Dimitrov, mentre l’altra sfida sarà quella tra Rune e Safiullin. Lo spagnolo, alla fine del match, ha parlato proprio del problema fisico che l’ha condizionato nell’ultimo set: “Devo vedere come mi sveglio domani. Spero che non sia niente di grave e spero di poter avere la possibilità di allenarmi la prossima settimana e giocare a Melbourne, ma in questo momento non sono sicuro al 100% di nulla”.
Non può che essere scontata l’apprensione, anche perché il dolore è in una zona simile a quella che l’ha bloccato l’anno scorso: “Però posso dire che è diverso. Dodici mesi fa era il tendine, ora mi sembra più a livello muscolare. Ma ovviamente il fatto che sia in una zona simile all’anno scorso mi preoccupa più del normale”. Dita incrociate da parte di tutti.