Achille Occhetto in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ ripercorre il suo duello televisivo con Berlusconi e poi si sofferma sul confronto Meloni-Schlein.
Cresce l’attesa per il confronto televisivo tra Meloni e Schlein. La proposta del premier sembra essere stata accettata dalla leader del Pd ed ora nelle prossime settimane si avranno maggiori informazioni. “E’ importante che ci siano due donne – sottolinea Occhetto in un’intervista al Corriere della Sera – anche se in un processo di femminilizzazione del Paese il presidente del Consiglio dovrebbe portarlo avanti, invece equipara le donne ad un potere maschile“.
L’ex senatore e segretario del Partito Democratico di sinistra si sofferma anche su Elly Schlein: “Ha portato freschezza ad una forza politica che si era allontanato da ceti tradizionali. Le critiche alla segretaria? Non le capisco. Lei parla di salario minimo, di sanità e di ridistribuzione sociale. Cos’è che non si capisce?“.
In questa intervista Occhetto ritorna anche sul confronto con Berlusconi nel 1994: “Era tutto completamente diverso. In quella trasmissione per la prima prova il Cavaliere aprì al populismo ed è stata proprio questa la vera svolta di quel confronto“.
Ma l’ex senatore ammette anche una cosa: “Ero in difficoltà a causa delle dichiarazioni di D’Alema. Fece una dichiarazione improvvida: disse che non avremmo fatto prigionieri e poi di tutto e di peggio contro Berlusconi. Il Cavaliere iniziò il duello proprio da questa dichiarazione. Ma fortunatamente io sono riuscito a rimanere calmo anche se dentro di me avevo una tempesta“.
Occhetto si addentra in quel confronto e svela: “Ricordo le due fake news di Berlusconi. La prima è quando evocò il pericolo del comunismo, ma non c’era più. La seconda riguarda il milione di posti di lavoro, ma non sapevo come replicare. Poi ho spiegato il nostro progetto: lo sviluppo a breve e lungo termine dell’economia italiana“.