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Sport

Lazio-Roma, Mourinho: “Sconfitta dolorosa, ma rigore da calcio moderno e giocatori che fanno show…”

Published by
Daniele Magliocchetti

Il tecnico giallorosso a denti stretti cerca di non affondare ma si vede che i penalty concesso non è che gli vada giù così tanto

Mourinho perde l’ennesimo derby, ma forse questo è quello che fa più male di tutti perché è uno scontro diretto e vale un accesso ad una semifinale di un torneo, la coppa Italia. “E’ una sconfitta dolorosa, il gol preso poi è stato anche un po’ ridicolo, con un rigore da calcio moderno, con Orsato che neanche aveva fischiato e stava lì….“. Non affonda, ma si vede che si tiene il portoghese.

Il tecnico della Roma José Mourinho dopo la sconfitta nel derby (Ansa Notizie.com)

L’allenatore della Roma ammette che è “un momento di difficoltà” della sua squadra e accetta fino a un certo punto la sconfitta, anche se non riesce a non pensare a quel rigore che Orsato inizialmente non aveva fischiato: “Sempre doloroso quando è il derby lo è ancora di più. Abbiamo grandi difficoltà e lottiamo contro di queste. Abbaimo fatto Napoli, Juve, Atalanta e Lazio, abbiamo vinto contro il Napoli, meritavamo di più con Atalanta e Juve e oggi perdiamo per un rigore del calcio moderno. Non dico che è o non è rigore ma l’arbitro non lo dà a tre metri di distanza. I giocatori sono educati in questo modo. Dieci o 20 anni fa non si sarebbero buttati come oggi. Nel primo tempo eravamo noi la squadra con più personalità e meglio messa in campo. Cambia tutto per noi quando esce Dybala, è successo anche con la Fiorentina quando sembravamo poter vincere facile. Senza lui c’è meno qualità e meno connessioni. Il gol che prendiamo è anche un po’ ridicolo, non per il rigore che è causato da un bambino top come giocatore e come persona però è un rigore di un bambino che ha 55 minuti in Serie A. L’azione prima è una rimessa laterale nostra, davanti a me e non è possibile che da lì arriva un calcio d’angolo per loro e poi il rigore. In partite così chi segna prima è privilegiato. Non c’erano più palloni. Con un arbitro top ed intelligente che domina tutti gli aspetti di gioco, chi segna per primo ha la partita in mano perché lui non lascia giocare

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Daniele Magliocchetti