“Perché Fratelli d’Italia ha sospeso Emanuele Pozzolo? Forse ha informazioni che non sono ancora state rese note”.
In esclusiva a Notizie.com, il criminologo Marco Strano non esclude che il partito e il gruppo parlamentare di Giorgia Meloni abbiano sospeso il deputato perché hanno informazioni che verranno fuori durante il processo. “Lì c’era anche il sottosegretario Delmastro, dunque FdI potrebbe aver preso questa decisione perché ha informazioni che noi non abbiamo”.
Strano, poliziotto in pensione e attualmente consulente del CSU Fullerton Police Department, preferisce mantenere una linea garantista su Pozzolo, finito nell’occhio del ciclone per il colpo partito dal suo mini revolver North American Arms LR22, la notte di Capodanno, durante la cena a Rosazza organizzata da Andrea Delmastro.
Lo sparo ha ferito Luca Campana, genero del capo della scorta del sottosegretario alla Giustizia. Pozzolo è indagato dalla Procura di Biella per lesioni colpose, accensioni pericolose e omessa custodia di armi. Gli è stato revocato il porto d’armi per difesa personale e ha negato di aver sparato il colpo.
“La decisione di Fratelli d’Italia di sospendere il deputato da un lato dimostra che c’è attenzione al rigore del comportamento dei parlamentari anche al di fuori del mandato istituzionale, e questo è buono. Ma non sono d’accordo che sia stato sospeso prima che la magistratura chiarisca la situazione. Perché le dinamiche che hanno portato allo sparo possono essere diverse e andranno chiarite nel processo”, dichiara l’esperto.
Il deputato si è sottoposto allo stub alle mani e agli indumenti, ma si è appellato all’immunità parlamentare per opporsi al sequestro degli abiti. “Non so perché si sia opposto: aveva paura che qualcuno potesse contaminarli? Magari non si fidava delle forze di polizia? Le mie sono solo ipotesi e comunque è una sua scelta. Tuttavia Pozzolo ha acconsentito ai prelievi sulle mani e sugli abiti, che sono inequivocabili: non ci sono errori tecnici”.
La perizia balistica servirà a definire la traiettoria del proiettile dall’arma al ferito, mentre lo stub specificherà se è stato Pozzolo a sparare. “Queste informazioni diranno alcune cose, ma non tutto. Da criminologo ho la sensazione che si sia trattato di un incidente. Non c’è stato l’uso volontario dell’arma per far male a qualcuno. Purtroppo un incidente può capitare, soprattutto durante una festa, non mi sento di giudicare questo comportamento”.
Per Strano la vicenda non è del tutto chiara: “A naso dico che non quadra, mancano alcune informazioni su cosa stava accadendo in quel momento”.
Ma se non ha sparato lui, allora chi è stato? “Quando questo verrà stabilito non renderà meno grave la posizione di Pozzolo. Perché in questo caso avrebbe lasciato incustodita un’arma che è un oggetto pericoloso. La legge su questo è molto rigida ed è prevista una pena, è un reato”.
Il criminologo ipotizza anche che qualcuno potrebbe aver sottratto l’arma al deputato di Fratelli d’Italia: “Pozzolo dovrà chiarire la situazione e non è detto che sia vero che abbia mostrato l’arma a qualcuno. Questo è quello che gira, ma mettiamo il caso che le cose siano andate in un altro modo? Ad esempio, che gli sia caduta dalla borsa?”.
La pistola di cui il deputato era in possesso è un mini revolver da borsetta, molto leggera “piccola quanto un pacchetto di fazzoletti”, spiega Strano. Dunque l’esperto ipotizza che possa essergli caduta dalla borsa o anche “dalla tasca e qualcuno l’abbia presa. La dinamica andrà chiarita durante il processo. Conosco le dinamiche dei testimoni e credo che ci voglia cautela”.