Giuseppe Provenzano, esponente dem, in un’intervista a ‘La Repubblica’ ritorna sulla decisione di alcuni dem di votare con la maggioranza sull’Ucraina.
Il Pd si spacca sull’Ucraina. Alcuni esponenti dem hanno deciso di votare la risoluzione di maggioranza accusando i vertici del partito di non avere una posizione molto chiara. “A chi lo ha fatto vorrei ricordare che al governo c’è Giorgia Meloni e non più Mario Draghi“, sottolinea Provenzano in un’intervista a La Repubblica.
“Le singole distinzioni non mi preoccupano – continua ancora l’esponente dem – ma accreditare l’idea che c’è un indebolimento del sostegno a Kiev è grave e da irresponsabili. Noi siamo dalla parte dell’Ucraina, ma chiediamo anche una iniziativa dell’Europa che porti alla pace giusta. Questo lo vogliono anche gli ucraini“.
Una posizione contraria che, però, ha portato il Pd ad astenersi e non a votare contro. “Lo abbiamo fatto proprio per il sostegno di Kiev – spiega ancora l’esponente dem – la maggioranza si è astenuta sulla nostra risoluzione perché condannava il veto di Orban e noi lo abbiamo fatto su una loro perché non sono più credibili“.
“Il ministro Crosetto non può limitarsi a parlare di una iniziativa diplomatica senza dire con chi – aggiunge Provenzano – la verità è che dopo un anno di retorica sui presunti successi internazionali di Meloni, loro non ci sono. E penso anche al Medio Oriente“.
In questa intervista Provenzano critica in modo duro anche Italia Viva, che nelle scorse ore ha duramente accusato il Pd di essere la brutta copia dei grillini: “Molte volte da quel partito dicono il falso. La parte sullo stop agli aiuti a Kiev era già decaduta perché preclusa dall’approvazione della nostra risoluzione e di quella della maggioranza che prevedevano il sostegno al Paese. Su questo tema c’è una distanza tra noi e il M5s. E il loro cambio di posizione lo ritengo strumentale“.