Uccide la moglie e poi si toglie la vita, emergono nuovi dettagli in merito a questo ennesimo femminicidio: gli ultimi aggiornamenti
Nella giornata di ieri si è verificato l’ennesimo femminicidio di questo nuovo anno. Per la precisione il quarto. Ci troviamo a Valfloriana (provincia di Trento) dove una donna di 38 anni è stata uccisa. La vittima si chiamava Ester Palmieri. Subito dopo il diffondersi della notizia, però, non erano stati resi noti ulteriori dettagli che sono stati purtroppo diffusi. La donna è stata uccisa con una coltellata alla gola che non le ha lasciato scampo. Il tutto si è verificato nell’abitazione di lei.
Ad effettuare la drammatica scoperta alcuni suoi parenti che l’hanno trovata a terra, senza vita, in una pozza di sangue. A toglierle la vita il suo ex compagno che, dopo aver compiuto l’orribile gesto, si è recato a casa sua a Castello di Fiemme (pochi chilometri di distanza) dove si è suicidato. Fonti affermano che si sarebbe impiccato. Il tutto è accaduto nella mattinata di ieri, giovedì 11 gennaio. L’aggressore, Igor Moser, 45 anni, a quanto pare non accettava il fatto che la loro relazione fosse terminata con la separazione.
La coppia aveva tre figli (affidati temporaneamente allo zio materno) che, al momento della tragedia, si trovavano a scuola. Il più grande ha 11 anni. A lanciare l’allarme ai carabinieri la madre della vittima, ancora sotto shock. Dalle prime indagini dei militari dell’arma pare che non risultino denunce o segnalazioni di codice rosso né altro. A commentare questa tragedia il sindaco della città di Trento, Franco Ianeselli. Quest’ultimo si è voluto affidare a Facebook per esprimere tutto il suo dolore e shock.
Queste le sue parole: “Ancora un femminicidio nel nostro Trentino. Ancora una tragedia che pare aver seguito l’identico ed atroce copione. Il pensiero va alle vittime, una donna barbaramente uccisa, i tre figli piccoli rimasti orfani, i familiari straziati dal dolore. È un’emergenza che ci riguarda tutti, soprattutto noi uomini spesso incapaci di accettare la libertà e l’autonomia delle donne. Aiutiamoci a uscire da questa spirale di violenza, impariamo un nuovo alfabeto emotivo. Scendiamo tutti in campo, istituzioni, associazioni, cittadini, con iniziative concrete di educazione e prevenzione e sostegno. Voltiamo pagina, al più presto”.