Raffaella Sorropago, criminalista, perito balistico, consulente tecnico di balistica forense, grande conoscitrice di armi. E’ lei la superesperta, chiamata dalla Procura di Biella a risolvere il giallo del veglione di Capodanno che vede indagato il deputato FdI, ora sospeso
Perito balistico, esperta d armi e munizioni, consulente tecnico di parte, docente di balistica forense, responsabile e docente unico, docente di balistica e sicurezza nell’uso delle armi, istruttrice di tiro tattico.
Titolare dello Studio Balistico 911, bionda, bella e coi capelli lunghi. Raffaella Sorropago è la superesperta che la Procura di Biella ha chiamato per decifrare l’intrigo di Capodanno al veglione di Rosazza. Nei locali della Pro Loco, quella notte partì il colpo che ferì alla coscia il genero di uno degli uomini della scorta del sottosegretario Andrea Delmastro. La pistola, regolarmente detenuta, era di proprietà di Emanuele Pozzolo, deputato ora sospeso da Fratelli d’Italia e unico indagato dalla Procura di Biella per i fatti avvenuti.
Pozzolo fino ad ora non è mai stato ascoltato dagli inquirenti, che evidentemente stanno raccogliendo quante più prove e testimonianze possibili, prima di convocarlo formalmente. Il parlamentare ha sempre negato di essere stato lui a far partire il colpo dall’arma. Sottoposto a stub, si rifiutò in un primo momento di consegnare gli indumenti che aveva addosso la famigerata notte. Decise di consegnare i suoi abiti agli investigatori, soltanto 7 ore dopo lo sparo partito dal mini revolver. I dubbi della Procura, quelli più grandi, sono due, perchè in realtà i testimoni compreso il ferito, indicano nel deputato, l’uomo che aveva in mano l’arma. Pozzolo mente o dice la verità? E se non è stato lui a sparare, chi ha involontariamente fatto partire il proiettile nella sala in cui c’erano anche diversi bambini.
Ecco perchè l’arrivo della superesperta voluta dalla Procura di Biella, acquista un significato ancora più interessante. Raffaella Sorropago, che ha il suo studio ad Albano Laziale, si sta occupando tra gli altri in questo periodo di uno dei casi di cronaca piu’ conosciuti, l’efferato delitto di Alice Neri, trovata morta nel novembre 2022 a Fossa di Concordia nel modenese. “La condizione ideale – aveva spiegato Sorropago, che ieri ha ricevuto formalmente l’incarico- sarebbe di arrivare sulla scena nell’immediatezza dei fatti per evitare che nel frattempo siano avvenuti inquinamenti accidentali, causati ad esempio dai curiosi, o necessari, come l’intervento del personale sanitario”.