Vincenzo Visco, ex ministro, in un’intervista a ‘La Stampa’ si scaglia contro il governo sulle misure decise per quanto riguarda il Fisco.
Lunga intervista a La Stampa da parte di Vincenzo Visco. L’ex ministro si sofferma sulle decisioni prese dal governo dal punto di vista economico e non mancano le critiche. Anche se il politico si dice non sorpreso dalle scelte fatte dal governo perché “la destra non muore dalla voglia di contrastare l’evasione. La linea è sempre stata questa e non è cambiata“.
L’ex ministro Visco boccia anche il concordato preventivo biennale: “Chi aderisce mantiene la possibilità di evadere le tasse per due anni, rinnovabili“.
Visco: “Il governo protegge gli evasori”
Visco spiega come “il Senato ha esteso il concordato a tutti, anche a quelli che hanno un punteggio di affidabilità fiscale molto basso. Hanno anche messo un tetto del 10% come aumento massimo che si può proporre al contribuente. Queto assicura a chi aderisce di non essere considerato un evasore“.
“Tutto questo accade mentre i dati ufficiali dicono che gli autonomi evadono in media il 70% del loro fatturato – continua l’ex ministro – siamo in una situazione abbastanza kafkiana. Non solo viene trascurata la dimensione dell’evasione di questi soggetti, ma si continua anche a proteggerli“.
“Il concordato in passato fu realizzato da Tremonti”
Le scelte del governo per Visco non sono collegate alle elezioni, ma al fatto che la destra “non muore dalla voglia di contrastare gli evasori. Il concordato già in passato fu realizzato da Tremonti. Il governo lo chiama Fisco amico? Sì, ma di chi?“.