Il centrale kosovaro ha segnato il gol vittoria contro la Salernitana. Timbro decisivo in mischia nei minuti di recupero: “Spero che non si ripeta mai più, in tanti abbiamo famiglia… Dobbiamo giocare meglio e ottenere risultati”
Un gol in pieno recupero che dà un po’ di respiro. Il timbro decisivo contro la Salernitana è stato di Amir Rrhamani, risolutivo nei minuti di recupero al Maradona: è spuntato il suo tiro nella mischia conclusiva, un colpo fondamentale per regalare almeno un sorriso alla squadra di Walter Mazzarri, uscita da una settimana complicatissima, scattata dopo il ko pesante di Torino e dal successivo ritiro obbligatorio. Ora i punti in classifica sono 31, sesto posto in attesa degli impegni di domani di Fiorentina, Lazio, Atalanta e Roma. Tutte, in caso di vittoria, ri-sorpasserebbero i partenopei.
Il centrale kosovaro, nelle interviste post-gara, non si è mostrato d’accordo con il suo tecnico a proposito della punizione riservata alla rosa. Mazzarri, infatti, aveva definito “giusto” il duro provvedimento deciso da De Laurentiis: “Ritiro giusto? Lo ha detto il mister… Io però ho visto i miei compagni che non erano felici perché tutti hanno le famiglie fuori e devono avere una vita, no?”, ha commentato il difensore, arrivato alla quarta stagione nel club partenopeo. L’anno scorso era stato eccezionale il suo rendimento in coppia con Kim, poi acquistato in estate dal Bayern Monaco. Prestazioni lontanissime da quelle della stagione attuale, caratterizzata già dall’esonero di Rudi Garcia e dalla successiva scelta ricaduta su Mazzarri.
Rrhamani, con il suo gol, ha evitato comunque altri giorni di clausura alla squadra: “Spero che il ritiro sia servito e spero che non si ripeta più. Dobbiamo iniziare a giocare meglio e fare risultati”, ha concluso con in tasca i 3 punti ottenuti per la vittoria contro la Salernitana. Il Napoli a breve partirà per l’Arabia Saudita, in programma c’è la semifinale con la Fiorentina da disputare a Riyad (l’altra sfida sarà tra Inter e Lazio). Per la prima volta la formula prevederà la Final Four: si tratta dell’eredità dello Scudetto storico conquistato da Spalletti.