Per Matteo Berrettini l’inizio 2024 è da dimenticare. Il romano, infatti, ha dato forfait anche agli Australian Open (il terzo in poche settimane ndr).
Il ritorno al tennis giocato di Matteo Berrettini è ancora una volta rinviato. Il romano aveva messo nel mirino gli Australian Open per voltare pagina e mettersi alle spalle un 2023 da incubo, ma questa mattina è arrivata la notizia del ritiro dal primo Slam stagionale.
Una scelta che sembrava nell’aria dopo i ritiri di Brisbane e dal torneo-esibizione Kooyong Classic, ma fino ad oggi i tifosi di Matteo speravano di vederlo in campo. Ma alla fine il romano ha dovuto alzare bandiera bianca per il solito problema al piede. Ora non è chiaro quando rientrerà in campo, ma di certo il calvario sembra essere senza fine.
Saranno altre settimane complicate per Matteo Berrettini. Lo scorso anno il romano non ha nascosto di aver pensato anche al ritiro proprio per i troppi infortuni avuti. Nel finale di 2023, però, la strada sembrava essere leggermente in discesa tanto che aveva dato a tutti appuntamento agli Australian Open.
Ora questo nuovo problema che complica (e non poco) la carriera del romano. La discesa nel ranking ATP continua e il rischio concreto è quello di dover giocare le qualificazioni nei prossimi mesi per entrare nel tabellone principale. Vedremo, però, se alla fine opterà per il ranking protetto, ovvero tornare in campo dopo 6 mesi dall’ultima partita ufficiale e, quindi, direttamente a marzo. In questo caso il romano potrà rientrare massimo in nove tornei con la classifica avuta durante i primi tre mesi dal suo infortunio. Una sorta di ‘bonus’ da sfruttare per non rendere ancora molto più complicata il suo ritorno in campo.
Come detto, non è ancora chiaro quando rivedremo Berrettini in campo. Nelle prossime ore sono attese le dichiarazioni per avere un quadro più chiaro anche sui tempi di recupero. Ma l’ipotesi più probabile resta quella di un ranking protetto per cercare di salvaguardare anche un po’ lo sforzo fisico dopo un anno nel quale è stato più fermo che in campo.