Un’operazione congiunta portata avanti da Polizia e Guardia di Finanza che hanno emesso ben undici misure cautelari. In carcere pure un altro imprenditore Salvatore Musella
Appalti truccati, tangenti e altre violazioni criminali in Campania. Sono scattate tante misure cautelari da parte delle forze di Polizia e Guardia di Finanza che hanno lavorato in modo congiunto da parecchi mesi e alla fine trovato una situazione che potrebbe far scoppiare un vero terremoto nel mondo imprenditoriale e politico campano. Le indagini portate avanti si riferiscono alla gara per la concessione del Rione Terra a Pozzuoli e sono stati coinvolti l’ex sindaco Pd di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, l’ex assessore comunale di Napoli ed ex dirigente Pd Nicola Oddati, l’imprenditore Salvatore Musella e Giorgio Palmucci, ex presidente nazionale dell’Enit, attuale vicepresidente Confindustria alberghi Italia. Tutti finiti in carcere.
L’ordinanza di custodia cautelare è stata firmata ed eseguita nella giornata 15 gennaio dal giudice Antonio Baldassarre su esplicita richiesta da parte dei pm Stefano Capuano, Immacolata Sica e Sergio Ferrigno che sono anche i titolari dell’inchiesta che è stato portata avanti in modo congiunto da parecchi mesi dal nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza guidato dal colonnello Paolo Consiglio ma anche dalla squadra mobile diretta da Alfredo Fabbrocini.
Le misure di custodia cautelari in tutto sono undici, tanti che ci sono anche altri due indagati che al momento sono ai domiciliari: Salvatore Della Corre e Gianluca Flaminio, tutti e due lavorano e collaborano con Musella, uno degli imprenditori. Ma ci sono anche altre cinque persone che hanno ricevuto l’obbligo di presentazione in caserma e si tratta del dipendente del comune di Pozzuoli Angelo Tortora, di Giovanni Bastianelli, ex direttore esecutivo di Enit, Antonio Carrabba Sebastiano Romeo ex consigliere regionale della Calabria, e Luciano Santoro, esponente del Pd a Taranto. Il mondo politico e imprenditoriale, soprattutto quello legato al centro sinistra, è in totale subbuglio, anche perché i reati contestati non sono così semplici da cui districarsi. Ad ogni modo gli indagati avranno la possibilità di replicare a tutte contestazioni più avanti, ma prima dovranno essere interrogati e solo dopo l’interrogazione di garanzia, i legali potranno presentare il ricorso al tribunale del riesame. E’ l’iter che si dovrà seguire, imposto dalla legge e dal giudice Baldassarre.
Da non sottovalutare che Musella e l’ex Sindaco Pd Figliolia sono in carcere per “turbata libertà degli incanti e corruzione”. Accuse gravissime, anche perché, secondo i magistrati, proprio l’ex Sindaco di Pozzuoli, avrebbe effettuato delle tangenti tramite l’assunzione di otto lavoratori alle dipendenze dell’azienda di Della Corte e Musella.