“La mia era una riflessione pacata, ma in Italia si sa questo non è possibile. Ho ricevuto attacchi sgradevoli, mi invitano a tacere e mi augurano brutte malattie”. La professoressa Elsa Fornero risponde a Notizie.com dopo l’articolo apparso ieri sulla Stampa, in cui invitava ad una riflessione per l’introduzione di una patrimoniale sugli immobili anche nel nostro Paese
“Finchè Forza Italia sarà al governo non ci sarà alcuna patrimoniale“. A dirlo il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a “Non stop news” su Rtl 102.5. “Riducendo la pressione fiscale si possono aiutare le imprese, abbiamo fatto il taglio del cuneo fiscale che ci ha permesso di aiutare imprese e lavoratori”, ha aggiunto.
Ma perchè il ministro Tajani è tornato a rispondere a domande che riguardano questa imposta così divisiva in politica, e che tanto mette paura ai cittadini del nostro Paese? Elsa Fornero, economista e politica, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle pari opportunità durante il Governo Monti, ha riaperto il dibattito, e lo ha fatto attraverso un articolo a sua firma apparso ieri sulla Stampa. Articolo nel quale la professoressa partiva da questa considerazione, “Ci sono molte buone ragioni per cui il nostro Paese potrebbe considerare un’imposta patrimoniale…( in realtà su. patrimonio immobiliare visto che quello finanziario ne è già gravato). E infatti molti Paesi europei ce l’hanno”.
Tra le varie riflessioni contenute nell’articolo, Elsa Fornero scrive, “Non è detto infatti che tutto ciò che è considerato sgradito ma necessario o utile per la collettività non possa essere compreso o persino condiviso dalla cittadinanza, o almeno da una parte rilevante di essa, invece di essere soltanto osteggiato”. E ancora, “Un debito pubblico elevato che deriva da anni in cui i governi in carica anziché tassare i cittadini per i benefici loro forniti, rinviano al futuro, e perciò alle generazioni giovani e a quelle che seguiranno, parte delle imposte che servono a finanziare la spesa pubblica corrente…”. “ Perché i giovani dovrebbero accollarsi un debito contratto essenzialmente per mantenere il tenore di vita e talvolta i privilegi delle generazioni che le hanno precedute?. La riflessione della ex ministra si chiude poi con una riflessine meramente politica, “In fondo per la destra è una misura di sinistra, e per la sinistra riformista, una misura che fa perdere le elezioni. Ne usciremmo mai?”
Dopo la pubblicazione dell’articolo, non si è fatta certo attendere anche la risposta di Fratelli d’Italia arrivata per bocca del suo capogruppo alla Camera Tommaso Foti, “Quello apparso oggi sulle pagine de La Stampa, firmato dall’ex ministro Fornero, è un vero e proprio manifesto della sinistra a favore della patrimoniale. La sinistra, amante delle tasse, manda avanti la professoressa Fornero per ribadire quanto sarebbe utile e necessaria questa imposta. Per il ministro del governo Monti, infatti l’introduzione di questa tassa sarebbe motivata “dalle serie difficoltà nella finanza pubblica e dalle gravi iniquità sociali”. Spiace dover contraddire la Fornero, il cui operato gli italiani lo ricordano molto bene, ma l’introduzione della patrimoniale causerebbe un ulteriore devastante aumento delle iniquità in Italia – prosegue Foti -. Circa il 70% delle famiglie italiane è infatti proprietaria dell’abitazione in cui vice: tassarla vorrebbe dire aumentare le tasse non solo a quel ceto medio già massacrato dai democratici, ma anche redditi più bassi”
E poi Foti aggiunge un’ulteriore considerazione rivolta all’opposizione, “Come mai nel Pd nessuno ancora si è dissociato da questa folle proposta?”. Ecco pechè questa mattina, la redazione di Notizie.com, ha direttamente contattato al telefono la professoressa Elsa Fornero. Così ci ha risposto sulle polemiche che l’hanno bersagliata dopo l’articolo di ieri. “L’articolo era pacato e invitava soltanto ad una riflessione. Richiamava sull’aumento delle diseguaglianze economiche e sociali che in Italia ci sono. E poi, come ho scritto, lo strumento della patrimoniale è usato anche da altri Paesi europei. Se io prendo come esempio la Francia, che pure ha più imposte più alte e numerose di noi sul capitale, devo anche riscontrare che ha un tasso di crescita più alto del nostro. Qualcosa vorrà dire. La riflessione credo possa essere fatta, a maggior ragione perchè in Italia c’è in ballo una rimodulazione più complessiva del sistema fiscale. Ma mi rendo conto che nel nostro Paese sia impossibile portare avanti riflessioni in maniera pacata…”
Ha proseguito ancora Elsa Fornero “Ho ricevuto commenti sgradevoli. Quali lo sono stati di più? Quelli che mi invitano a tacere e che mi augurano brutte malattie…La mancanza di riflessione è puramente ideologica? Molto ideologica e strumentale. Ma ora di questo non voglio più parlare”. Così l’ex ministro del Lavoro ci saluta, ci ringrazia con educazione, e chiude la telefonata.