Sempre più caso Sardegna, sempre pù divisioni e spaccature a destra come a sinistra. Oggi pomeriggio Salvini ha convocato il consiglio federale a Milano. Si parlerà anche di Solinas? Nel Movimento 5 Stelle, dichiarazioni sarcastiche del Senatore Licheri, “C’è gne gne Soru. Strumento consapevole o inconsapevole della destra”
“Ieri, in Corte d’appello, a Cagliari, abbiamo depositato il simbolo di ‘Sardigna R-Esiste’. Andremo da soli alle elezioni a rappresentare tutti quelli che non si riconoscono nelle tre coalizioni in campo, quella di Alessandra Todde, di Renato Soru e di Paolo Truzzu. Perché è innegabile che in Sardegna ci sia altro, molto altro”. Così Lucia Chessa, segretaria dei Rossomori, annunciando la candidatura alla presidenza della Regione per le elezioni del 25 febbraio.
Insomma il caso regionali in Sardegna non accenna sgonfiarsi? La riprova? Christian Solinas, governatore uscente dell’isola, formalmente non ha rinunciato a correre. L’appoggio della Lega di Salvini, “che pur non vuol morire di Sardegna”, si riunirà in consiglio federale oggi pomeriggio a Milano. E’ chiaro che il leader voglia parlare ai suoi di strategie politiche. Di nomi alle prossime europee, come nel caso del generale Vannacci, di cosa chiedere a Fratelli d’Italia se alla fine si decidesse di appoggiare, come fa già il partito di Meloni, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu.
Quale la compensazione possibile? Quella del terzo mandato, cosa che consentirebbe di blindare Zaia. In Veneto infatti si andrà ad elezioni il prossimo anno.“Siamo partiti con grande anticipo: si voterà al più presto tra un anno e nove mesi, fare un dibattito così lungo assomiglia più al cineforum di Fantozzi che non alla politica. Oggi ci dobbiamo concentrare sui dati di fatto e sulle cose che dobbiamo fare per la nostra regione”. E proprio sull’ipotesi terzo mandato si è espresso oggi Giovanni Toti, presidente della Liguria, parlando delle elezioni amministrative che vedranno coinvolta la sua regione nel 2025. Sulla sua candidatura ha confermato la linea già espressa: “Mi pare che gli alleati abbiano già espresso la volontà di proseguire un’azione di governo e un’alleanza che ha dato particolari frutti: così si è espressa la Lega, così si è espressa Fdi, così si è espresso anche il coordinatore regionale di Forza Italia, sia pure in un partito più multicentrico. A questo lavoriamo, poi occorrerà verificare la mia volontà di proseguire in questo senso e con questa geometria”.
Contrario, di base, al terzo mandato il segretario di Forza Italia, nonchè vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Tajani, consapevole del muro contro muro che va avanti da giorni tra i suoi due alleati di coalizione Meloni e Salvini proprio sul caso Sardegna, prova a smarcarsi dal dichiarare un palese posizionamento politico e pensa solo ai suoi di candidati. “Bardi e’ il miglior candidato possibile; ha ottenuto ottimi risultati in Basilicata. Grazie ai proventi delle estrazioni del petrolio, i cittadini non pagano il gas, e ora non pagheranno nemmeno l’acqua. E’ un presidente che ha lavorato bene, ideale per far vincere il centro-destra in quella regione. Per la Sardegna, non proponiamo un candidato, confermiamo la fiducia al presidente Cirio del Piemonte e a Bardi della Basilicata, vogliamo la coesione del centro-destra”. Lo ha dichiarato a Rtl 102.5.
Ma se a destra discutono, nell’estremo tentativo di trovare la quadra, a sinistra nemmeno gli animi e le analisi sono tanto distese. La riprova arriva dalle parole del senatore, sardo, del Movimento 5 Stelle Ettore Licheri, che questa mattina ha incontrato i giornalisti fuori da Palazzo Madama. “In Sardegna siamo al paradosso più totale. Diversi partiti, soliti vantarsi di orbitare nel campo del centrosinistra, si sono accordati con forze di centrodestra pur di evitare la raccolta delle firme necessarie per poter competere alle elezioni regionali del prossimo 25 febbraio. Infatti, le liste che appoggiano la variopinta coalizione di Renato Soru – Rifondazione Comunista, Azione, Liberu, + Europa, Vota Sardigna – hanno deciso di siglare, all’oscuro dei loro elettori, accordi tecnici con sardisti, riformatori, grande centro e UDC evitando quindi la faticaccia di raccogliere le firme. Trovo sconcertante che tutte le liste che appoggiano Soru potranno partecipare alle elezioni grazie a esponenti del centrodestra”.
” È evidente, dopo aver letto sulla stampa chi ha sottoscritto le adesioni tecniche, che Soru è il principale alleato della destra. E’ evidente che il suo unico obiettivo, insieme a Calenda, è quello di favorire la destra per provare in tutti i modi a far perdere Alessandra Todde. Renato Soru, avendo capito di non giocare per vincere ma solo per partecipare, si è levato la maglia da titolare per indossare direttamente quella dell’avversario. Ma i sardi non hanno l’anello al naso e sanno bene che gioco sta facendo”. Ha poi chiuso Licheri.