Beppe Dossena in esclusiva ai nostri microfoni sull’esonero di Mourinho, ma anche sulla lotta Scudetto che vede protagoniste Inter e Juventus.
Mourinho, De Rossi, Inter-Juventus, ma anche il momento complicato del Napoli. Beppe Dossena ai nostri microfoni affronta questi temi ed esprime il suo pensiero.
Beppe Dossena, un commento su quello che è accaduto ieri. L’Italia perde di nuovo un allenatore come Mourinho.
“Apprezzo in maniera completa l’operato della proprietà“.
Perché?
“Silenziosi, non invadenti, non chiedono nulla. Hanno preso una decisione da azienda e, quindi, non posso che apprezzare queste persone. Mourinho è un allenatore che apprezzo, ma dopo si entra in altre logiche e credo che abbiamo fatto una cosa giusta“.
Alcuni ipotizzano un esonero ad orologeria.
“No, perché se io apprezzo la società non penso ad un esonero ad orologeria. Per loro era il momento giusto per fare il cambio. D’altronde parlano i numeri. Il terzo monte ingaggi più alto d’Italia e sono al nono posto. Non è colpa solo del mister ovviamente. L’esonero non fa piacere a nessuno però persone come Mourinho lo mettono in conto“.
C’è De Rossi fino a giugno.
“Chi è stato un grande giocatore non necessariamente diventa un grande allenatore. Ha bisogno di tempo. Questo lavoro si fa con buonsenso, lungimiranza, attenzione. A me sembra che De Rossi abbia tutte queste caratteristiche. Poi deve confrontarsi con 35 giocatori e ci vuole dietro una società che aiuti“.
De Rossi un traghettatore?
“Non poteva chiedere più di questi sei mesi. Poi se il lavoro pagherà, credo che possa anche rimanere“.
Dossena: “L’Inter è la più forte”
Allegri ha definito la lotta Scudetto una sorta di duello guardia e ladri?
“Naturalmente scherzava. Però la Juventus può lottare fino alla fine. L’assenza delle altre big consente ai bianconeri di essere lì e, non avendo le coppe, può puntare ad arrivare prima. L’Inter è la più forte“.
Se dovesse dire una cosa a De Laurentiis?
“Lui ha risanato, preso per i capelli una società che stava fallendo. Nel calcio ogni tre giorni hai un banco di prova e non è semplice modificare. Lui ha avuto dei grandi meriti, ma questa situazione penso non l’avesse messa in preventivo e deve avere tanta volontà per cambiarla e non so se riuscirà a modificarla a gennaio“.
Intervista e video a cura della nostra inviata Luigia Luciani