Femminicidio Giulia Tramontano, al via il processo nella giornata di oggi: chi sarà presente in aula
Inizierà nella giornata di oggi, giovedì 18 gennaio, il processo in merito all’uccisione di Giulia Tramontano. Si tratta della ragazza di Melito (nel napoletano) uccisa a Senago (Milano) dal suo compagno, Alessandro Impagnatiello. La donna era al settimo mese di gravidanza pronta a dare alla luce il piccolo Thiago. Invece per lei e per il futuro nascituro non c’è stato assolutamente nulla da fare. Nella giornata di oggi anche il killer sarà presente in aula dinanzi ai giudici della prima corte d’Assise del capoluogo lombardo.
Sarà presente anche la famiglia della vittima. Il colpevole è pronto a rispondere all’accusa di omicidio aggravato nei confronti della compagna. Rischia seriamente l’ergastolo. La corte sarà presieduta da Antonella Bertoja. Non un nome nuovo visto che è stata già giudice (primo grado) in merito alla vicenda di Massimo Bossetti. L’obiettivo del giudice è quello di decidere anche se fare entrare le telecamere in aula durante il processo. Oltre a decidere la lista dei testimoni e riconoscere le parti civili per poter fissare la data del prossimo processo.
Alessandro Impagnatiello verrà giudicato con la pesante accusa di omicidio aggravato dai futili motivi, dalla premeditazione, dal vincolo della convivenza e dalla crudeltà di come ha ucciso la sua compagna. Il tutto avvenne il 27 maggio dello scorso anno all’interno della loro abitazione in quel di Senago. Poche ore prima dell’uccisione la vittima aveva incontrato in un bar l’altra donna di Impagnatiello (non sapeva fino a quel momento che avesse una doppia relazione).
Dopo il ritorno a casa i due ebbero una lite fino a quando il killer non ha preso un coltello da cucina e l’ha colpita 37 volte (schiena e viso). Successivamente ha provato anche a bruciare il corpo della donna nella vasca da bagno, fino a quando non lo ha trascinato giù per le scale e nasconderlo all’interno del suo garage. Non è finita qui visto che il colpevole dovrà anche rispondere di interruzione di gravidanza e occultamento di cadavere. Il corpo lo aveva avvolto in delle buste di plastica e nascosto dietro ad un box di viale Monterosa a Senago.
Dopo pochi giorni, precisamente il 1 giugno, confessò il delitto dopo che aveva annunciato che Giulia fosse andata via di sua spontanea volontà. Nel mese di dicembre del 2022 l’uomo aveva cercato su internet tutti i modi per poter avvelenare la vittima: in particolar modo con del veleno per topi che aveva fatto ingerire a Giulia (quando era incinta). Nelle ricerche su Google aveva anche cercato la parola ‘ceramica bruciata vasca da bagno‘.