“La Basilicata è la nostra linea del piave. Non possiamo tornare indietro rispetto a un governatore che ha lavorato bene”. Lo ha dichiarato Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia e vicepresidente del Senato, arrivando al congresso provinciale del partito a Milano
La settimana politica si chiude con l’archiviazione di un caso. Ma neanche il tempo di arrivare al prossimo lunedì, che già un nuovo tormentone si è impossessato dell’attenzione dei media. Dalla Sardegna alla Basilicata . Prima Fratelli’ d’Italia contro Lega, ora Lega contro Forza Italia.
La coalizione nella quale si discute però, e si puntano i piedi, resta la stessa. “La prima sfida già vinta è che il centrodestra ha un candidato scelto in Sardegna dove c’è una grande tradizione di forze autonomiste – ha spiegato sui giornali il sindaco di Cagliari Truzzu – Mi fa piacere che FdI abbia compreso la peculiarità sarda e abbia affidato a me questa responsabilità. Sul mio mandato di sindaco. Non è sempre stato facile. Si fanno scelte coraggiose che possono anche fare perdere consensi. Sarò alternativo a Solinas correggendo quanto è stato sbagliato. Di certo è mancato il rapporto della giunta regionale con gli altri livelli istituzionali, cioè con gli enti locali, con il sindacato, con l’università, con le associazioni datoriali. Cominceremo a collaborare. La priorità di tutti è la sanità: bisogna potenziare la sanità territoriale”.
Insomma: tutto bene quel che finisce bene? Stando alle dichiarazioni di Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia, in tema di regionali, sembra proprio che gli equilibri nella casa del centrodestra, siano precari. “La Basilicata è la nostra linea del piave. Non possiamo tornare indietro rispetto a un governatore che ha lavorato bene”. La vicepresidente del Senato, ha parlato così arrivando al congresso provinciale del partito a Milano, “Indipendentemente dai candidati la cosa più importante è l’unità della coalizione, facendo tutti sintesi come abbiamo sempre fatto”, ha proseguito Ronzulli, che ha anche aggiunto sull’ ‘Election Day a giugno per le elezioni amministrative, regionali ed europee, “Vediamo cosa decidera’ il governo. Per me e’ necessario, non solo per questione di costi ma e’ anche importante per portare le persone a votare”, visto che “la disaffezione ora al voto e’ tangibile”.
Ma per tornare sul candidato, anzi sui candidati di Forza Italia alle prossime regionali, ecco l’ulteriore conferma di Tajani, vicepremier e segretario del partito, acnhe lui presente a Milano: “Per quanto ci riguarda non esiste ipotesi alternativa. Cirio e Bardi sono i migliori candidati per vincere perché hanno governato bene. Non abbiamo mai fatto alcuna polemica con candidati di altre forze politiche. Alberto Cirio è stato un eccezionale presidente della Regione Piemonte. Apprezzato da tutti, ha ottenuto ottimi risultati. Lo conosco, ho lavorato fianco a fianco con lui quando era parlamentare europeo, abbiamo lavorato insieme anche per tutelare gli interessi della Regione Piemonte. So quello che ha fatto per la regione, quindi ha un ampio riconoscimento, lo si vede nei consensi” spiega. Lo stesso discorso vale per Vito Bardi che è un eccellente presidente di Regione che è stato il primo presidente di Regione a utilizzare i vantaggi che provengono dall’estrazione del petrolio per non fare pagare il gas e l’acqua. Mi pare che basterebbero queste due cose, ma se andiamo a vedere le classifiche dei governatori d’Italia, Vito Bardi sta in alta classifica così come Alberto Ciri Cirio”