I fatti di Udine e anche in Inghilterra a Sheffield dove ci sono stati cori discriminatori non saranno più tollerati
Un fatto increscioso. Uno di quelli che non può più passare e lo dice chiaramente il presidente della Fifa Gianni Infantino, anche perché quanto successo a Udine e anche in Inghilterra a Sheffield, la stessa cosa capitata a Maignan a Udine, non si può più tollerare. Il numero uno del calcio mondiale la prende di petto e sbotta: “Gli eventi di sabato a Udine e Sheffield sono assolutamente ripugnanti e del tutto inaccettabili. Non c’è posto per il razzismo né per altre forme di discriminazione, nel calcio così come nella società. I giocatori interessati da quanto accaduto sabato hanno il mio pieno supporto”.
Per Infantino non è più possibile andare avanti in questo modo, tanto che prende posizione dura e seria: “È necessario che tutte le parti interessate agiscano, a partire dall’istruzione nelle scuole, affinché le future generazioni comprendano che questo non è parte del calcio né della società”. Parole dure da parte del presidente della Fifa, Gianni Infantino che ha espresso il suo pensiero su Instagram sui cori contro Mike Maignan in Udinese-Milan ma anche quanto accaduto a Sheffield, durante la gara col Coventry, dove Kasey Palmer è stato anche vittima di cori razzisti.
La Fifa non starà con le mani in mano. Aveva già in mentre di attuare alcune cose, ma con i suoi tempi, che non sono proprio velocissimi, anche perché bisogna mettere d’accordo tante federazioni, ma ora lo stesso Infantino prenderà la palla al balzo dopo quanto accaduto in Italia e in Inghilterra e deciderà lui il da farsi e la norma che vuole inserire, ovvero, appena capiterà un episodio discriminatorio che sia una o più persone, il direttore di gara dovrà sospendere la partita e a seconda della gravità della situazione, dare la partita persa a tavolino.
Ed è lo stesso presidente della Fifa che lo fa ampiamente capire: “Oltre alla procedura a tre fasi (sospensione della partita, seconda interruzione della partita, partita annullata), va comminata la sconfitta a tavolino per le squadre i cui tifosi si siano resi protagonisti di atti di natura razzista – provocando così l’annullamento della partita -, cosi come vanno attuati divieti di accesso agli stadi di tutto il mondo e portate avanti accuse penali nei confronti di chi compie atti razzisti. La Fifa e il mondo del calcio mostrano piena solidarietà alle vittime di razzismo e di ogni altra forma di discriminazione. Una volta per tutte: no al razzismo! No ad ogni forma di discriminazione!“, ha aggiunto il numero uno del calcio mondiale.