Secco rifiuto da parte del Tesoro sul rinnovo a breve dell’incentivo 110%, anche se ci sarà un nuovo incontro. Mentre sulle privatizzazioni l’opposizione va contro
Una battaglia che non avrà mai fine, almeno fino a quanto ci sarà la possibilità di poter fare qualcosa di concreto e di recuperare qualcosa soprattutto. Si parte col Superbonus e sulla possibilità che vengano aiutate le persone che ancora devono recuperare i soldi che avevano messo in preventivo. Nel frattempo, Fdi ha ritirato l’emendamento al decreto Superbonus, che tra l’altro era identico a quelli portati alla Camera dal Pd e dal gruppo Misto, che “proponevano la proroga di due mesi dell’agevolazione al 110% per i condomini che avessero effettuato almeno il 70% dei lavori”. Ma è stato ritirato ed era quasi obbligatorio, considerato l’imbarazzo creato per la stessa presentazione dell’emendamento e soprattutto del fastidio del ministro Giorgetti che non ha alcuna intenzione a concedere proroghe al Superbonus. E questo perché i margini di manovra sono inesistenti, visto che sono peggiorate le previsioni di crescita del Pil: non più l’1,2% come inizialmente previsto, ma addirittura sotto l’1%.
Una frenata di cui si dovrà tenere conto con il Def (Documento di economia e finanza) che verrà presentato ad aprile. Ma nonostante l’emendamento sia stato riportato indietro, in commissione Finanze, resta costante la richiesta da parte dei partiti di venire incontro alle persone che ancora aspettano giustamente i soldi del Superbonus, ai quali era stato promesso di poter fare qualcosa in merito. Si tratta di circa 40mila condomini e 350mila famiglie. E’ prevista una riunione per valutare la condizione e la situazione sul da farsi. Ma non è tutto. Alla Camera, si va avanti con l’esame del decreto legge Milleproroghe e qui si discute sulla possibilità di concedere concessioni idroelettriche, rinviando però la messa a gara delle stesse, un po’ sul modello di quello che è stato fatto sulle concessioni balneari.
Insomma, ci sono tante cosa da vedere e valutare. La maggioranza, ad esempio, aveva fatto un primo tentativo di provare a prolungare “le concessioni con emendamenti” al decreto Energia. Ma il ministro degli Affari europei, Raffaele Fitto, ha bloccato tutto perché tutto andava in contrasto con gli impegni già presi per il Pnrr.
Ma ci sono anche altri emendamenti a cui è stata chiesta la proroga di un anno delle attuali concessioni, ma non è detto che riusciranno a rientrare tra quelli previsti in votazione. Si lotta anche in questo caso. Come sarà battaglia aspra sulla proroga degli sgravi per le società sugli sportivi che rientrano in Italia. Forza Italia, e qui non se ne è parlato tanto, anche perché dietro pare ci sia il presidente della Lazio Claudio Lotito e non solo, ha presentato un emendamento a sostengo di un “settore importante del Paese“: si propone che le agevolazioni fiscali restino fino a tutto il 2028. Una retromarcia che potrebbe far scoppiare una bella polemica dentro e fuori il governo.