Si commuove al telefono l’ex portiere e ct della nazionale che con il campione ha condiviso gioie e dolori di una carriera
“Sono distrutto, ancora non riesco a credere che non ci sia più, scusatemi…”. E’ commosso Dino Zoff, ha appena saputo della scomparsa di Gigi Riva, un compagno di nazionale, un avversario, ma soprattutto un amico con cui ha condiviso un’intera carriera in azzurro, lui portiere e l’altro attaccante, e poi insieme ancora in azzurro, Dino Ct e Gigi team manager. “Non ci sono parole per descrivere quello che sto provando, anche perché sono le classiche persone e uomini eccezionali che sai che ci sono, che sono lì”, parla velocemente e con tanta emozione a Notizie.com. La notizia della morte è di pochi minuti e Dino Zoff è rimasto colpito come tutti della scomparsa di un mito del calcio italiano.
E’ disintegrato, Dino Zoff, annientato, anche perché mentre parla, ricorda e la memoria fa affiorare cose vecchie, ma mai sepolte: “In nazionale abbiamo vinto un Europeo nel ’68, ma abbiamo fatto il militare insieme, il Car a Siena, eravamo sempre uniti, c’erano anche altri, ma lui era eccezionale. Un ragazzo d’oro, poi diventato uomo fantastico. Il giocatore che lo dico a fare. In campo pazzesco, si sacrificava per tutti, dava una mano e sotto porta era micidiale, pazzesco e devastante. Per me è stato il più forte attaccante del calcio italiano, era la mia epoca, va bene, ma anche adesso non ce ne sono, mi dispiace. Quel suo sinistro era incredibile e che fisico“.
“La gioia della vittoria all’Europeo del ’68, la delusione con la Francia nel 2000…”
Non vorrebbe parlare tanto. E’ amareggiato e distrutto dal dolore, ma ci tiene anche a ricordare e a parlare di un uomo e un giocatore “eccezionale“. Per Dino Zoff non è facile, anche perché “se ne stanno andando tanti amici, da Gigi a Burnich, un dolore immenso“. Fa fatica a parlare, è emozionato e ogni tanto si ferma, ma poi Zoff riparte, anche perché con Riva hanno giocato insieme in nazionale, vinto e, quando giocavano, si sono anche affrontati da avversari, Zoff alla Juventus, Riva al Cagliari. “Mamma mia quanti gol mi ha fatto – ha ricordato l’ex Ct ed ex portiere della Juventus e del Napoli a Notizie.com – ogni volta che entrava in area o stava per tirare, era una specie di incubo e quasi una sentenza, con quel sinistro fantastico, quando caricava, non sapevi cosa fare, se scappare o restare e vedere quel che succedeva…”
“Perdo un grandissimo amico – ha sottolineato Dino Zoff a Notizie.com -, abbiamo fatto una lungo percorso di vita insieme. Dal militare a tanti ricordi in Nazionale. Una tristezza infinita, sono profondamente addolorato. Tante immagini che mi scorrono, da giocatori, da avversari e anche quando eravamo in nazionale come compagni e poi da allenatore io e dirigente lui. Per i giocatori era un esempio, un modello, tanti andavano da lui e si confidavano. Era un uomo eccezionale, non è vero che era chiuso, aveva un carattere riservato. Con lui tante gioie, dall’Europeo vinto nel 1968 insieme e poi anche la delusione di aver perso quell’Europeo nel 200, dopo la felicità pazzesca con l’Olanda, quella delusione tremenda con la Francia. Lui mi fu molto vicino subito dopo l’Europeo. Era una persona stupenda, uomini così non ci sono più. Dovrebbe essere raccontata per bene la sua storia ed essere un modello per i ragazzi di oggi…”