“Quante possibilità ci sono che io mi candidi? Al 50%, ma veramente solo questo vi interessa… “. Come riporta l’agenzia di stampa Adnkronos, il premier Giorgia Meloni avrebbe risposto così a Nicola Porro. Meloni sarà ospite infatti questa sera a Quarta Repubblica. Diversi i temi toccati dal presidente del Consiglio, che sul caso Ferragni ha aggiunto…
Prima intervista in tv dell’anno per Giorgia Meloni, che questa sera alle 21.30 sarà ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica.
Il faccia a faccia tra il premier e il noto conduttore del programma, in onda ogni lunedì sera su Rete 4 , è stato però registrato, e l’agenzia Adnkronos ha da poco riportato alcune delle parole del presidente del Consiglio. Temi toccati? Al netto delle indiscrezioni filtrate fino ad ora: elezioni europee e sua candidatura; missione in Mar Rosso; Patto di Stabilità e pure il caso Ferragni. Insomma, Meloni si candida o non si candida in Europa? “Quante possibilità ci sono che io mi candidi? Al 50%, ma veramente solo questo vi interessa… Non ho deciso, penso che deciderò all’ultimo, quando si formano le liste. Si figuri se non considero importante misurarmi con il consenso dei cittadini” perché quello “è l’unico elemento che conta per me. Non è una presa in giro”. “I cittadini che dovessero votare per una Meloni che si candida in Europa sanno che non ci va”, “per me potrebbe essere importante verificare se ho ancora quel consenso”.
Giorgia Meloni a Quarta Repubblica: “Possibilità che mi candidi alle europee? Il 50%”. E su Chiara Ferragni…
Meloni dunque non scioglie i dubbi delle politica, come della stampa e degli elettori. Risposta la sua in linea con quando aveva dichiarato durante la conferenza di inizio anno indetta dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Toccando invece questioni ancor più delicate, come quella della missione dell’Ue in Mar Rosso, la premier spiega che “è prevalentemente di politica di difesa. Sappiamo cosa sta accadendo nel Mar Rosso, ne conosciamo l’importanza: da lì transita il 15% del commercio mondiale” e “impedire il passaggio dei prodotti da lì significa un aumento dei prezzi spropositato. Quindi noi non possiamo accettare la minaccia che proviene dagli Houthi nel Mar Rosso. L’Italia ha sempre sostenuto la difesa della libertà di navigazione, lo facciamo nell’ambito delle nostre normative”. Il presidente del Consiglio ha anche ricordato che per “la missione europea di difesa non dobbiamo passare in Parlamento“ ma per quella di iniziativa statunitense “sì, avrebbe significato un passaggio parlamentare. Ma l’Italia c’è, è seria e si assume le sue responsabilità e penso che si veda a 360 gradi. Vuol dire anche farlo con serietà”.
Il capo del governo, accusata dalle opposizioni di essere fuggita le settimane passate davanti ad argomenti e confronti, come nel caso del Patto di stabilità, alla corte di Porro ha affermato: “Non è il mio compromesso ideale ma era il migliore compromesso possibile. L’alternativa era tornare ai vecchi parametri, decisamente peggiori. Ci sono Paesi in Europa che preferiscono i precedenti parametri perché più rigidi. Guardate che qualcuno in Europa preferiva i precedenti parametri e lavorava per far saltare il banco”. Quanto al lavoro di sponda con il Presidente francese Emmanuel Macron, “penso che lì si potesse fare un po’ di più insieme”. Il conduttore affronta con Meloni anche la questione privatizzazioni. “ho letto una prima pagina di Repubblica che diceva: ‘L’Italia è in vendita’. Ora, francamente, che quest’accusa mi arrivi dal giornale di proprietà di quelli che hanno preso la Fiat e ceduto ai francesi, hanno trasferito all’estero sede legale e sede fiscale, hanno messo in vendita i siti delle nostre storiche aziende italiane, non so se il titolo fosse un’autobiografia. Però le lezioni di tutela dell’italianità da questi pulpiti anche no”.
Caso Ferragni, Meloni da Porro: “E’ la sinistra che si è sbracciata, manco avessi attaccato Che Guevara”
Intervista che arriva anche ad affrontare temi più popolari, come nel caso delle indagini che riguardano la nota influencer Chiara Ferragni, citata da Meloni (pur senza farne il nome) durante il suo discorso di chiusura ad Atreju. Il pandoro gate era appena esploso. “Le parole sulla Ferragni? “Mi è dispiaciuto che siano state lette come uno scontro, io stavo dicendo una cosa in realtà in positivo verso le persone che producono un’eccellenza, che noi vediamo attraverso gli influencer e diamo più peso a chi la ‘indossa’, rispetto a chi la produce. E’ la sinistra anche lì che si è sbracciata manco avessi attaccato Che Guevara, come ho detto nella conferenza di fine anno. Sono loro che hanno creato il caso, io non volevo creare un caso”.