Il ministro dell’Interno parla alla Gazzetta dello Sport sui fatti accaduti a Udine al portiere del Milan Maignan
Tolleranza zero a tempo indeterminato sul razzismo. “Non si può andare avanti in questo modo, basta serve intervenire, e alla svelta“. A parlare così è il Ministro dell’Interno Piantedosi che ha rilasciato una lunga ed esaustiva intervista alla Gazzetta dello Sport per quanto avvenuto durante Udinese-Milan di campionato, con l’estremo difensore milanista Maignan che, dopo ripetute offese razziste, ha deciso di lasciare il campo per protestare contro quei tifosi incivili che l’avevano insultato dall’inizio della partita, con parole irripetibili. Un gesto e delle immagini che hanno fatto il giro del mondo, per questo il capo del Viminale, molto attento a questi episodi nello sport, non è stato con le mani in mano ed ha agito immediatamente.
Il Ministro dell’Interno ha intenzione di convocare tutti al Viminale, dal collega dello Sport Andrea Abodi, ai vertici del calcio dalla Lega Serie A con i dirigenti e anche il presidente della Figc Gravina. C’è voglia di mettere la parola fine e di creare una linea netta e decisa verso chi si macchia di questi episodi. Non si può più andare avanti in questo modo, anche perché l’immagine del calcio si riflette, e non potrebbe essere altrimenti, nella società. E di questo Piantedosi ha timore che poi possa sfociare in qualcosa di diverso e più pericoloso.
E’ rimasto turbato, Piantedosi per quello che è successo a Udine, anche perché, sostiene con forza il Ministro alla Gazzetta dello Sport, il “Friuli è un esempio d’integrazione e non è giusto che per alcuni delinquenti che si nascondono dietro alla folla”, ci devono andare di mezzo “persone per bene“. E questo, da parte del Governo e dello stesso Piantedosi non si può accettare in nessuno modo.
Per questo motivo, il capo del Viminale ha convocato tutte le parti in causa per trovare una sinergia comune per debellare una volta per tutte questa piaga. Non si potrò più accettare che siano “buu” o altre frasi ingiuriose o di discriminazione razziale e, probabilmente, territoriale. Tolleranza zero, sarà a tempo indeterminato. “Puniremo i colpevoli, in modo duro, non certo il sistema che fa di tutto per combattere questo fenomeno”, dice il Ministro, sicuramente saranno emessi provvedimenti di Daspo e multe salatissime che vanno dai 5.000 euro in sù chiunque si macchierà di razzismo, anche il più insignificante possibile.