DIRETTA Israele, tutti gli aggiornamenti in tempo reale in merito a quello che si sta verificando nel Paese del Medio Oriente e non, oramai arrivato al giorno numero 110 di conflittoÂ
110mo giorno di conflitto in Israele. Segui con noi tutti gli aggiornamenti, in tempo reale, in merito a quello che si sta verificando nel Paese del Medio Oriente e non.
In una intervista rilasciata allâemittente televisiva âTrtâ ha parlato il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan. Questâultimo si è incontrato con lâomologo iraniano, Ebrahim Raisi. Queste sono state le sue parole: âGli attacchi israeliani a Gaza devono finire. Gli israeliani devono cessare gli attacchi disumani di Israele a Gazaâ.
Le forze israeliane (Idf) confermano nuovi raid contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano.
âTurchia e Iran sono concentrate sul problema della Palestinaâ, questo è quello che ha voluto ribadire il numero uno turco, Recep Tayyip Erdogan
Direttamente da Beirut è intervenuto il vicepremier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani: âSosteniamo con grande impegno la proposta di allargare la distanza tra Hezbollah e Israele, sosteniamo la proposta statunitense di allontanare il confine di circa 7-8 chilometri per evitare qualsiasi tensioneâ. Parole che arrivano durante un confronto con i giornalisti presenti.
Un attacco con un drone armato ha preso di mira una base che ospita le forze degli Stati Uniti dâAmerica nei pressi dellâaeroporto di Erbil, nel nord dellâIraq.
Queste le parole rilasciate dalla premier, Giorgia Meloni, durante un suo intervento alla Camera di questo pomeriggio: âLâItalia è da sempre per uno Stato palestinese, per questo non condivido la posizione espressa dal primo ministro israeliano sulla materia. Unâintesa non può essere chiesta unilateralmente: il presupposto è il riconoscimento degli interlocutori, di Israele e del diritto degli israeliani a vivere in sicurezzaâ.
Da Tel Aviv fanno sapere che non ci sono novitĂ in merito ad un possibile rilascio degli ostaggi da parte di Hamas nĂŠ per quanto riguarda una ripresa di negoziati.
Nelle ultime ore un gruppo di manifestanti ha bloccato lâincrocio tra le due arterie di Dizengoff e King George in quel di Tel Aviv. Chiedono, con insistenza, che venga raggiunto quanto prima un accordo con Hamas per riportare a casa gli ostaggi nelle mani di Hamas.
Il Regno Unito non ha preso parte ai raid condotti la notte scorsa dalle forze aeronavali statunitensi contro obiettivi dei ribelli Houthi nello Yemen. Questo è quanto ha dichiarato il âDowning Streetâ.
Papa Francesco non può che essere preoccupato dalle notizie che arrivano dal Medio Oriente. Nel corso di una udienza generale il Santo Padre ha fatto sapere di essere molto vicino ad Israele e Palestina. Senza dimenticare anche alle vicende che arrivano dallâUcraina: âVi imploro tutti a mettere la parola fine alle guerraâ fa sapere il Santo Padre.
Queste sono le parole rilasciate dal vicepremier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani: âAtlanta ha giĂ regole che permettono di respingere qualsiasi attacco militare utilizzando le armi e la nuova missione ha regole di ingaggio molto simili. MartedĂŹ sarò in Parlamento davanti alle commissioni Esteri e Difesa riunite e io e il collega Crosetto siamo pronti a riferire su qualsiasi cosaâ.
Il ministro israeliano per gli Affari e il patrimonio di Gerusalemme, Amichai Eliyahu, non cambia la propria idea ed effettua la proposta shock: âBisogna sganciare lâatomica a Gazaâ.
Il ministro spagnolo degli Esteri, Josè Manuel Albares, ha cominciato un giro in Medio Oriente, che lo porterà in Libano e Iraq. Effettuerà dei colloqui di alto livello con i maggiori vertici dei Paesi in questione.
Nelle ultime ore si stanno tenendo dei violenti combattimenti a Gaza tra lâesercito israeliano e quello di Hamas. Si contano moltissime vittime.
Lâesercito israeliano oggi ha ucciso oltre 100 militanti di Hamas nellâarea occidentale di Khan Younis durante intensi combattimenti.
Secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali del Medio Oriente pare che Hamas abbia rifiutato una proposta riguardante una tregua di due mesi.