La crociata di Calenda contro gli Agnelli: “Dove sta andando Stellantis…?”

Il leader di Azione porta avanti una battaglia contro una delle famiglie più potenti d’Italia e anche col gruppo Gedi. “Non è bello quello che fanno”

Da tempo si chiedeva a Carlo Calenda di fare qualcosa di sinistra e, vedendo quello che sta facendo e soprattutto dicendo nei confronti e contro la famiglia Agnelli e il Gruppo Gedi, sembra proprio che ce l’abbia fatta. Già perché il leader di Azione, in barba al politically correct, che in qualche modo l’ha sempre contraddistinto, ha cominciato una sua battaglia personale contro chi a Repubblica, ad esempio, non fa nulla e non dice nulla su quanto sta accadendo a Stellantis, sempre più verso la Francia e le sue politiche. Un piano di fuoriuscita dall’Italia di cui nessuno parla e che invece Calenda ha fatto, portando un attacco diretto alla famiglia Elkann. “Perché non dicono nulla e perché Repubblica, il loro giornale, non scrive nulla a proposito”, aveva detto il politico.

Il leader
Il leader di Azione Carlo Calenda (Ansa Notizie.com)

Una cosa sacrosanta, anche perché, come ricorda lo stesso Calenda, in ballo ci sono tanti posti di lavoro, ma non sembra non importare a nessuno. Ed è qui che parte l’affondo di Calenda che parla di un “conflitto di interessi” bello e buono, con buona pace di Schlein e Landini. “Loro non si azzardano a dire una sola parola su Stellantis”, le parole del leader di Azione che in effetti fanno riflettere, e neanche poco.

Una battaglia che non porta da nessuna parte: Stellantis verso l’estero

La produzione
Un momento della produzione di Stellantis in Italia (Ansa Notizie.com)

Il tema sollevato da Calenda è molto importante e circostanziato, tanto che il quotidiano Repubblica, che spesso e volentieri si fa paladino di determinate battaglie, su quella che dovrebbe essere tra le più incisive, visto che si parla di migliaia di posti di lavoro, il silenzio è d’oro anzi i pezzi e gli articoli che vengono proposti sono per una gran parte veline commerciali a favore di Stellantis, dove si scrive e si discute di ogni cosa, ma non della possibilità che la produzione venga fatta fuori dall’Italia.

Secondo il leader di Azione, i giornali non costando più molto, diventano degli strumenti vantaggiosi anche e soprattutto per “un’attività di lobbying”. Un bel problema, anche perché a parlarne è solo Carlo Calenda, prima con il Fatto Quotidiano e poi con la stessa Repubblica, dove però la maggior parte delle domande sono su quelle che sono state le attività di Calenda come ministro. Così diventa una lotta impari.

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