Un vero e proprio terremoto quello che si è verificato nella regione, il deputato è finito in manette: “Ho la coscienza tranquilla”
Come un fulmine a ciel sereno arriva una di quelle notizie che sconvolge l’intera regione. In particolar modo quella della Sicilia. Nelle ultime ore, infatti, è stato comunicato l’arresto del deputato Dario Safina. Le accuse nei suoi confronti sono molto gravi visto che si parla di gare truccate nella regione. Il tutto è stato annunciato direttamente dal politico che, con una nota, ha fatto sapere che da questa mattina è stato sottoposto ai domiciliari. In questa indagine stanno indagando i carabinieri per corruzione.
Questo il comunicato ufficiale: “Stamattina all’alba mi è stato notificato un provvedimento di arresti domiciliari. I fatti contestati dalla magistratura riguardano il periodo in cui ricoprivo il ruolo di assessore ai Lavori Pubblici al Comune di Trapani. Due le accuse che gli inquirenti muovono nei miei confronti: corruzione e turbativa d’asta. Sono sereno e ho la coscienza tranquilla. Sono fiducioso nell’operato della magistratura e sono certo che riuscirò a chiarire la vicenda nel più breve tempo possibile“.
La vicenda in questione riguardano due procedure concorsuali ad evidenza pubblica del 2020 e del 2021. Il tutto per la selezione e designazione del direttore generale della “Trapani Servizi Spa“. Nei guai non ci è finito solamente Safina, ma sono state prese delle misure cautelari anche nei confronti del direttore generale ed amministrativo della società “Trapani Servizi” spa e per l’Energy Manager per la Sicilia di una società operante nel settore dell’illuminazione pubblica.
Quest’ultimo destinatario del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale o uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese, per la durata di un anno. Come annunciato in precedenza le accuse nei loro confronti sono molto gravi ed a vario titolo. Tra questi spuntano: reati di turbativa d’asta, corruzione e rivelazione di notizie d’ufficio.
Nativo di Erica (provincia di Trapani) il 22 novembre 1976. Si è laureato in Giurisprudenza, di mestiere è avvocato ed è stato eletto nell’Assemblea regionale siciliana (Ars) col Partito Democratico. Quando era in carica in Giunta si contesta di aver pilotato la gara di project financing per la manutenzione dell’illuminazione pubblica, informando preventivamente delle l’imprenditore messinese Valerio Christian, .
A Valerio Christian, energy manager per la Sicilia di una società nel settore della pubblica illuminazione, avrebbe riferito le tempistiche di pubblicazione, i contenuti e l’importo di base del bando. In questo modo avrebbe consentito alla società di ottenere l’aggiudicazione della procedura con la presentazione di una migliore offerta rispetto a quella presentata dai concorrenti.