Il Governatore del Veneto si racconta al quotidiano La Stampa e spiega il motivo per cui il Sud sarà avvantaggiato dall'”indipendenza” regionale
Autonomia differenziata e terzo mandato. Il Governatore Luca Zaia spiega e rilancia il motivo per cui non si può criticare una disposizione che potrebbe portare solo vantaggi. C’è ancora tanto da fare per far sì che tutto vada a regime e che soprattutto l’Autonomia diventi realtà, ma il presidente del Veneto, uno degli ideatori del progetto legato all’Autonomia, non accetta critiche preventive. Per questo critica aspramente chi è contrario e non capisce che l’attuale governance regionale è da “Medioevo“, anche perché è “immorale” dire che ci sarebbe un”Italia a due velocità“.
Ora non c’è che da aspettare che l’ok definitivo alla riforma arrivi non solo e non tanto prima delle Europee, ma anche dalla Camera. Insomma che non ci siano scherzi di alcun genere. D’altronde perché fare un passo in avanti, per poi sconfessare tutto alla Camera tra qualche settimana e non è in piedi nemmeno il discorso che l’Italia e i Lep (livelli essenziali di prestazioni) non siano ancora pronti nella loro essenza principale, anche perché “prima si parte, prima si riusciranno a capire le cose da migliorare“. Ma mai restare così e criticare a prescindere.
“Il terzo mandato? Ma pensiamo che i cittadini siano idioti?”
Ma Luca Zaia non spinge solo sull’Autonomia differenziata, che è un argomento a cui tiene in maniera incredibile e non riesce a spiegarsi tutta questa acredine. Sull’Autonomia ora non resta che attendere il voto della Camera, l’ultimo passaggio dell’iter parlamentare, ma non certo il passaggio finale. Su quello ci sarà da aspettare anche il parere della Consulta che, probabilmente, qualcosa dirà e si sospetta che su qualche punto possa mettere qualche ostacolo in più, ma su questo Zaia non dice nulla, anche lui attende e cita la Costituzione, ma anche Don Sturzo e sottolinea che il “2024 sarà certamente l’anno dell’autonomia, una pietra miliare”
L’altro tema è sul terzo mandato che in qualche modo lo coinvolge direttamente, visto che attende di sapere se potrà candidarsi o meno, ma anche su questo argomento va dritto e spinge, E sul limite ai mandati per i governatori osserva: “Chi lo vuole tratta i cittadini da idioti“. E spiega questa sua osservazione, andando a puntualizzare che in un paese bisogna decidere se il cittadino deve essere protagonista della vita politica o solo osservatore ed esecutore. Sa bene che se si dovesse candidare, Zaia vincerebbe a mani basse. E questo lo sanno tutti. Bisognerà aspettare ancora un po’, anche perché la discussione sul tema è feroce.