Il ministro della Difesa spiega il momento e quello che sta succedendo nel Canale di Suez: “Vengono attaccante tutte le navi tra quelle di russi e cinesi, e questo incide sui prezzi”
Una situazione che non si può più accettare. Una guerra nuova, strana e assai pericolosa. Quanto sta accadendo nel Canale di Suez sta andando avanti da troppo tempo e se ne sta perdendo per decidere cosa fare. Il Governo italiano pressa l’Unione Europea per andare e cominciare la missione per difendere le navi che portano le merci e che vengono attaccate sistematicamente, impedendole di navigare e portare i prodotti in Europa. Un sistema che ha un suo obiettivo. Un conflitto diverso e pericoloso perché, come ricorda e sottolinea il ministro della Difesa Crosetto, vengono “attaccate le navi europee o simili, ma non quelle russe e cinesi“, dice al quotidiano La Stampa.
Gli attacchi alle navi nel Mar Rosso non rappresentano solo un’offensiva militare, ma apre un fronte del tutto nuovo e sconosciuto. Un nuovo capitolo che il ministro definisce “di guerra ibrida“, anche perché la decisione degli Houthi, i pirati che attaccano le navi e pare siano guidati e comandati dall’Iran (e non solo) di non attaccare le navi cinesi e russe è una manovra che mira a destabilizzare il commercio e i prezzi. “Altera le regole del commercio mondiale“, l’allarme che lancia Crosetto e per questo pressa l’Europa che non può rimandare le decisioni sull’intervento.
“L’Italia manderà una nave nel Canale di Suez”
Una missione che deve partire nel più breve tempo possibile, anche perché, più si va avanti e più si ritarda, peggiore la situazione diventa e la tensione non fa che salire. Una guerra che sta cambiando fronte e potrebbe destabilizzare ancora di più rispetto a quella che c’è adesso, soprattutto per la scelta da parte dei “pirati” di attaccare e contrastare delle navi rispetto ad altre. E Crosetto non ci sta soprattutto perché “gli attori che lo stanno destabilizzando, Iran, Russia e Corea del Nord, hanno una capacità produttiva militare superiore a quella della Nato“.
L’Italia è pronta, secondo il Ministro Crosetto, che sta pressando non poco per avviare la missione, l’Italia manderà una nave e attende il segnale di via libera dagli altri paesi, anche perché, più tempo passa, più diventa una priorità per via del commercio e dei prodotti che, andando avanti in questo modo, rischiano di avere dei prezzi esorbitanti. “Una guerra commerciale in atto che vuole alterare le regole globali“, il monito di Guido Crosetto. Resterà inascoltato?