Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy esorta ad andare avanti sul progetto del Governo
Un progetto sul quale puntare. E non avere alcune dubbio sulla buona volontà e sul buon esito dell’operazione. “Il piano Mattei appartiene all’Italia, non al governo“, a spingere in questa direzione non è solo la Meloni che del piano è l’ideatrice, ma tutti i ministri che hanno appoggiato il progetto. Il primo tra questi è il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che spinge ed esorta anche gli altri partiti a sposare questa possibilità. Parlare con l’Africa, dare un progetto serio di creare lavoro, industrializzazione e dare l’opportunità di crescere e sfruttare le enormi ricchezze di un continente, darebbe la possibilità all’Europa di respirare, ma anche di risolvere tanti problemi.
Il ministro Urso va oltre le critiche e cerca di trovare adesioni a quello che sembra essere un piano mastodontico, ma realizzabile e, se davvero ci fosse l’appoggio di tutti i partiti e aderire al progetto, collaborando e anche rivedendo alcune cose, si potrebbe andare lontano. E un momento speciale e prezioso per contrastare al meglio paesi come la Russia e la Cina che stanno cercando di avanzare in quelle zone e prendersi più aree possibili. Non sarà facile, ma è una via percorribile da non sottovalutare affatto.
Il Piano Mattei è un progetto serio che va avanti e non viene affatto trascurato dagli altri paesi, per questo il ministro Urso è convinto della buona fede non solo del progetto in sé, ma anche della volontà degli altri paesi ad aderire al piano, anche perché è l’unico progetto serio e ben delineato presentato in questi ultimi vent’anni. E da questo punto di vista il Belpaese non è affatto in solitudine, come dimostrano le presenze di Ursula Von Der Leyen, Charles Michel, Roberta Metsola che non solo hanno apprezzato il piano, ma lo stanno spingendo in avanti, mandando avanti l’Italia.
L’Africa rappresenta una grande opportunità e non solo una fonte di problemi anzi grazie a questo progetto tante questioni, soprattutto quelle legate all’immigrazione, potrebbero essere risolte. “Il modello di partnership win-win è quello che può farci vincere la competizione nei confronti di Russia e Cina e di saldare il destino del Vecchio e del Nuovo Continente”, le parole di Urso che lancia quasi una sfida.