Minorenne violentata da gruppo stranieri, nuovo ed importante colpo di scena in merito a questa vicenda: lâannuncio da parte della ragazzinaÂ
Una città decisamente sconvolta per quanto accaduto pochissimi giorni fa. Una violenza sessuale nei confronti di una ragazza di soli 13 anni da parte di un gruppo di stranieri. Tutti di origine egiziana. Il tutto è avvenuto nel pomeriggio del 30 gennaio scorso nei bagni pubblici della Villa Bellini di Catania. La minorenne si trovava in compagnia del suo fidanzato che, nel momento della violenza, è stato costretto ad assistere agli abusi.
Proprio dalla cittĂ etnea arrivano delle importanti novitĂ . La vittima ha riconosciuto due dei minorenni autori della violenza sessuale. Il tutto è avvenuto nella caserma dei carabinieri. Proprio come un confronto âallâamericanaâ dove erano presenti tutti i sette componenti del gruppo. Il fidanzato di lei, invece, ha aiutato a contribuire allâidentificazione di unâaltra persona. Per gli altri quattro, invece, non è riuscita ad identificarli visto che non li aveva visti in faccia.
Per quanto riguarda il fidanzato, invece, ha contribuito allâidentificazione del resto del branco. Nel corso dellâidentificazione ha contribuito anche la collaborazione di uno del gruppo. Le due persone identificate sono un neomaggiorenne ed un minorenne. I sette indagati sono arrivati nel nostro Paese da minorenni tra la fine del 2021 e i i primi mesi del 2023. Erano stati accolti in alcune comunitĂ . Nel frattempo emergono nuovi dettagli dellâaggressione.
La ragazza, nel momento della violenza, avrebbe rivelato queste frasi urlando: âVi imploro, vi supplico, non mi fate del male, lasciatemi andareâŚâ. Attraverso il Dna è stato poi possibile identificare le tracce biologiche di due degli arrestati, oltre a quelle della ragazza.
Uno del branco ha quindi parlato con un operatore della struttura, dove ora è agli arresti domiciliari, rivelando lâaccaduto. Nella giornata di domani si terrĂ , nel Palazzo di Giustizia di Catania, lâinterrogatorio di garanzia, davanti al gip Carlo Umberto Cannella, dei cinque giovani fermati dai carabinieri.
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