Il padre di Ilaria Salis parla con i giornalisti subito dopo gli incontri con i ministri Nordio e Tajani: “Credo che mia figlia starà molto tempo in carcere”.
Quella di oggi poteva essere una giornata chiave per Ilaria Salis, ma dagli incontri tra il padre della nostra connazionale e i ministri Tajani e Nordio non è uscito nulla di buono. Ad ammetterlo è direttamente il genitore ai giornalisti al termine di un pomeriggio che lo ha visto discutere della vicenda sia con il titolare degli Esteri che con quello della Giustizia.
“Non vediamo nessuna azione che possa migliorare la situazione – ha detto il padre di Ilaria Salis – abbiamo chiedo due cose e ci sono state negate. Credo che mia figlia resterà per molto tempo in carcere e vedremo ancora parecchi processi in cui si troverà con le catene. Continueranno anche le situazione di detenzione che non sono assolutamente piacevoli“.
“La soluzione per il governo è il carcere ad oltranza”
Il padre di Ilaria Salis ha confermato di “aver presentato due documenti che sarebbero serviti ad agevolare il lavoro dei nostri avvocati in Ungheria, ma ci hanno detto di no perché ritengono che sia un procedimento irrituale e possa creare precedenti. Le alternative che ci hanno proposto? Cercare di fare qualcosa noi. L’unica soluzione per il governo italiano è carcere ad oltranza per mia figlia almeno fino a quando non finirà il processo“.
L’uomo si è detto molto deluso per quanto successo: “Eravamo molto fiduciosi, ma le risposte arrivate non sono soddisfacenti. Lo Stato italiano non intende far nulla, dipende tutto dai giudici ungheresi. Mia figlia rischia di morire in un carcere che è praticamente un regime di 41/bis. Può ricevere le lettere solo da me, mia moglie e un’altra persona e ricordo che è stata torturata per otto giorni e il governo italiano non ha fatto nulla“.
Video a cura della nostra inviata Luigia Luciani