Lorenzo Riggi di Geopolitica.info in esclusiva ai nostri microfoni: “Il rischio di un attacco della Russia in Europa è davvero improbabile”.
Zelensky è ritornato a parlare in Italia ai microfoni del TG1 e le sue parole hanno fatto molto rumore. La nostra redazione ha contattato Lorenzo Riggi, responsabile desk Russia del Centro Studi Geopolitica.info, per commentare le dichiarazioni del presidente ucraino.
Lorenzo Riggi, come possiamo interpretare le parole di Zelensky?
“Sono un espediente retorico e politico per far desistere da tutti coloro che ritengono sbagliato continuare ad inviare armi all’Ucraina. Una strategia politica che sottolinea come sostenere Kiev è fondamentale per mettere in sicurezza l’intera Europa“.
Ma esiste il rischio che la Russia attacchi l’Europa?
“E’ tutto possibile, ma bisogna anche dire che l’Europa non è l’Ucraina. Zelensky ha ragione a sostenere che gli eserciti europei non sono pronti, ma un attacco è una eventualità improbabile. Inoltre dobbiamo anche dire che Mosca ha fatto davvero fatica a gestire la guerra in corso in Ucraina e sarebbe impensabile che Mosca possa attaccare la Nato e raggiungere traguardi impossibili“.
Zelensky ha parlato anche di una Ucraina più forte.
“Kiev ha dimostrato una forza inaspettata sia militare che politica. Il pensiero russo sulla durata breve della guerra era condiviso anche da realtà occidentali, ma non è stato così. Sicuramente in questi due anni l’Ucraina si è rafforzata, ma ora inizia a pagare anche gli esiti di un conflitto che va avanti da diverso tempo“.
Il presidente ucraino, infatti, ha parlato anche di stanchezza. Questa potrebbe portare ad un negoziato in anticipo?
“Dipende in cosa si tradurrà in questa stanchezza. Se ci saranno difficoltà a reclutare delle forze nuove, allora si potrebbe arrivare ad un accordo svantaggioso per Kiev. Dipende anche dalla stanchezza dell’Occidente a continuare a dare armi all’Ucraina“.
Riggi: “Difficile aspettarci una controffensiva ucraina”
Cosa dobbiamo aspettarci dalla guerra in primavera?
“Nessuna controffensiva da parte ucraina. In questa fase non c’è la volontà di andare all’attacco. I russi potrebbero tentare azioni significative, ma molto probabilmente continueranno con una erosione lenta delle forze ucraine“.
In questo momento la battaglia dove si sta concentrando principalmente?
“Adesso la battaglia più violenta è intorno ad Avdiivka. E’ circondata su tre lati e i russi stanno spingendo da ottobre. Si tratta di una battaglia cruenta e che sta diventando un grande calderone perché richiama un numero consistente di forze”.