Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Repubblica” è intervenuto il senatore del Partito Democratico, Walter Verini
Il Partito Democratico non ci sta e manda un chiaro ed importante segnale al governo della destra. Un presidio, quello che è stato organizzato, contro “Tele Meloni“. Il loro obiettivo è quello di svincolare la tv pubblica dalla padronanza di governi e politica. Almeno questo è quello che afferma il senatore dei dem, Walter Verini. Quest’ultimo ne ha parlato in una intervista che ha rilasciato alla ‘Repubblica‘ in cui ha voluto fare il punto della situazione.
Una situazione che il politico definisce “preoccupante” e che non avrebbero potuto agire in un altro modo se non in questo. Una manifestazione, quella fortemente voluta dal Pd, che significa solamente una cosa: l’avvio di una battaglia per un “servizio pubblico liberato” dalla destra e dal governo. Allo stesso tempo, però, ci tiene a precisare che vogliono farne di una prospettiva con le forze della cultura e dell’informazione. In modo tale che la tv pubblica non dipenda più da governi e politica.
Pd, Verini: “Lottiamo per una corretta informazione su servizio pubblico. No a Tele Meloni”
Nella giornata di oggi pomeriggio, martedì 6 febbraio, alle 18:30 è prevista una manifestazione dinanzi alla sede Rai di viale Mazzini a Roma. Un segnale fortemente voluto da Pd. Non saranno i soli visto che a partecipare ci saranno: Articolo 21, la Rete No Bavaglio, una delegazione di Alleanza verdi sinistra ed altri.
Verini stuzzica ancora la premier affermando che ha un grande fastidio per i controlli. In particolar modo per quelli che riguardano la libertà di informazione. Nel corso dell’intervista ha citato le querele che la Meloni ha effettuato in questo periodo come quelle a Roberto Saviano, a Report ed al quotidiano ‘La Repubblica‘. Per il senatore dei dem tutto questo non è altro che un salto di qualità, ma in negativo.
In merito alla questione sulla lottizzazione Rai da parte dei partiti la risposta non si è fatta attendere: “Si poteva fare molto di più. La riforma della Rai del 2015, quella fatta con il governo Renzi, non ha migliorato le cose. Anche se non ricordo che i tg ricordassero, ogni giorno, l’agenzia Stefani“.
In conclusione si è soffermato anche sull’assenza da parte del Movimento 5 Stelle al “sit-in”. Verini afferma che avrebbero fatto molto meglio a presenziare, anche se questa settimana sarà cruciale per i due partiti che lotteranno insieme su due argomenti importanti come quelli riguardanti la riforma Nordio e la legge di delegazione europea che contiene il decreto Costa.