L’eredità della famiglia Agnelli è finita al centro di una inchiesta della Procura di Torino. E tra le persone indagate c’è anche John Elkann.
Mentre da una parte John Elkann sembra essere intenzionato a rilanciare i marchi della Juventus e della Ferrari, dall’altra parte il figlio di Margherita Agnelli deve fare i conti con una vicenda giudiziaria familiare che rischia di creare non pochi problemi. Per il momento non si hanno particolari informazioni, ma di certo si tratta di un qualcosa di molto delicato.
Secondo quanto riferito da TgCom24, la Procura di Torino ha aperto un’indagine sulle fiduciarie del gruppo controllato dalla famiglia Agnelli e tra le persone finite nel mirino degli inquirenti c’è anche John Elkann. Con lui sul registro degli indagati ci sono Gianluca Ferrero, commercialista torinese, e Robert von Groueningen, la persona incaricata dall’autorità giudiziaria svizzera a gestire l’eredità di Marella Agnelli.
I motivi dell’inchiesta
L’inchiesta ha messo nel mirino, in particolare, i versamenti che Margherita Agnelli, mamma di John Elkann, versava alla propria madre Marella tra il 2018 e il 2019 in virtù dell’accordo transattivo raggiunto in particolare. Si tratta di un’intesa che portava la prima a rinunciare alle proprie partecipazioni nella società di famiglia in cambio di beni per oltre un miliardo di euro.
Una intesa che poco dopo è stata bocciata dalla stessa Margherita perché secondo lei è stata vittima di un complotto. Una versione che, comunque non ha assolutamente convinto la magistratura. La morte di Marella nel 2019 ha riaperto il dibattito considerando che la mamma di John Elkann ha ritenuto errato l’inserimento del numero uno della FCA, Ginevra e Lapo, ma non il suo e gli altri figli.
Il punto sull’inchiesta
L’inchiesta attualmente è ancora agli inizi e vedremo se nei prossimi giorni ci saranno delle importanti novità. Nelle scorse ore la Guardia di Finanza, su decisione dei pubblici ministeri, ha effettuato il sequestro della documentazione in varie sede ed ora saranno analizzati tutti per accertare meglio quanto successo.