Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Stampa” è intervenuto il presidente del Senato, Ignazio La Russa
Ancora grandissimi ascolti per la 74ma edizione del Festival di Sanremo. Nella serata di ieri, la seconda della kermesse, milioni di italiani sono rimasti incollati al televisore per ascoltare i 15 brani degli altrettanti cantanti e non solo. Anche se, a quanto pare, non a tutti sta piacendo questa nuova edizione. In particolar modo la scelta delle canzoni. A precisare il tutto ci ha pensato Ignazio La Russa. Il presidente del Senato ne ha parlato nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Stampa“.
La prima puntata l’ha vista anche se non tutta. La maggior parte dei brani non li ha ritenuti affatto ascoltabili. Anzi, addirittura ha affermato di essersi addormentato davanti alla televisione: “Raramente ci sono state delle canzoni brutte come quelle che ho sentito“. Insomma, se non si tratta di una vera e propria bocciatura allora poco ci manca. Fatto sta, però, che qualcosa di positivo nella prima puntata l’ha voluta salvare: ovvero lo sketch che ha visto come protagonisti il conduttore Amadeus ed il suo amico Fiorello.
La parte del “finto” Fiorello (“creato” con l’intelligenza artificiale) che era salito sul palco dell’Ariston lo ha divertito molto: “Quando faceva finta di essere un robot che si spegneva e restava immobile quello mi ha divertito“. Poi ha aspettato che potesse ritornare sul palco, ed alla fine è rimasto deluso visto che non lo ha più fatto. Tanto è vero che il presidente del Senato ha preso sonno. Forse per la tarda ora o per altro.
Nel corso dell’intervista gli è stata posta anche un’altra domanda che ha scatenato qualche polemica. Qualche ora prima dell’inizio della prima serata sia Amadeus che il co-conduttore Marco Mengoni sono stati protagonisti, in conferenza stampa, di un particolare “duetto”: ovvero aver cantato il ritornello della canzone “Bella ciao“. La Russa ci ha tenuto a precisare di non essersi rimasto affatto “indispettito” da tutto questo.
In conclusione, però, ha voluto sottolineare che forse non tutti i brani sono stati da buttare. Qualcuno che lo ha convinto c’è stato. In particolar modo la canzone presentata da un’altra coppia, quella formata da Francesco Renga e Nek (“Pazzo di te“). Sul loro brano ha voluto spendere parole positive: “La loro canzone mi è piaciuta un po’ di più delle altre. Non ne faccio una questione di colore politico“.