Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Repubblica” è intervenuto il segretario di Azione, Carlo Calenda
Non si tratterebbe affatto della prima volta che arriva una conferma del genere da parte sua. Anche in questa occasione, però, ci ha tenuto a fare chiarezza: un possibile ritorno collaborativo con Matteo Renzi è assolutamente da escludere. Anzi, non la prende nemmeno più in considerazione questa opzione. Lo ha rivelato Carlo Calenda nel corso di una intervista alla ‘Repubblica‘. Al noto quotidiano, l’attuale segretario di ‘Azione’, ha spiegato i motivi per cui non potrà mai più ritornare a lavorare insieme all’ex premier.
Ed il motivo non può che essere di natura politica. A quanto pare il toscano ha lanciato “Il Centro” insieme ad altri noti personaggi come Clemente Mastella e Totò Cuffaro. Non solo: ha rivelato che è pronto a candidarsi ovunque, ma allo stesso tempo non potrà mai andare in Unione Europea visto che ci sono alcuni conflitti di interesse che non vengono tollerati. Uno di questi è quello di essere “pagato” da un “regime” come quello dell’Arabia Saudita.
Le frecciatine nei confronti di Renzi non sono affatto finite: lo accusa di avere incassato milioni di euro dove non si conosce nemmeno la provenienza e che avrebbe fatto votare ai suoi Ignazio La Russa. Insomma, con Italia Viva non vogliono averci assolutamente nulla a che fare. Una chiara risposta, quindi, all’appello che era stato lanciato da +Europa nelle ultime ore.
Nel caso in cui i due partiti dovessero tornare nuovamente a lavorare insieme fa capire che nessun elettore potrebbe capire. Poi ha confermato che non ci saranno spostamenti a destra dell’asse europeo visto che i socialisti, i liberali ed i popolari non accetterebbero mai l’idea di effettuare un governo con Ecr (dove ci sono sia Zemmour che Orban).
La proposta a Riccardo Magi ed Emma Bonino è arrivata. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni a riguardo: “Gli abbiamo proposto una alleanza fra +Europa e Azione ‘Per gli Stati Uniti d’Europa’ che Cottarelli potrebbe guidare“. Sul fatto di candidarsi fa sapere di non avere alcun tipo di esigenza e che è fiducioso nell’ottenere un buon risultato. Trova interessante l’appello della Bonino nel coordinamento che riguarda tutte le forze europeiste che, però, non riguarda il Movimento 5 Stelle.
In conclusione dice la sua sul premierato: “Da qui alle prossime Politiche non sappiamo che Italia avremo davanti. Credo che al referendum sul premierato il Paese si spaccherà. Dopo le Europee la coalizione di governo farà fatica a reggere perché Fratelli d’Italia triplicherà la Lega e Salvini farà di tutto per recuperare consenso”.