Una morte improvvisa sconvolge il mondo dell’atletica. Il re della maratona Kelvin Kiptum è morto a soli 24 anni. Era considerato il più forte del mondo.
Giorno molto triste per gli amanti dello sport e gli appassionati di atletica: Kelvin Kiptum non c’è più. Il re della maratona è morto all’età di 24 anni nel suo Kenya. Una notizia che è arrivata come un fulmine a ciel sereno considerando che solo la settimana scorsa a Parigi l’atleta aveva anticipato la volontà nel mese di aprile di scendere sotto le due ore in una maratona ufficiale (sarebbe stato il primo al mondo).
Una impresa che purtroppo Kevin non riuscirà a compiere. Il suo decesso è avvenuto nella giornata di domenica 11 febbraio in seguito ad un incidente stradale. Una morte che lascia un vuoto incolmabile nel mondo della maratona e dell’atletica visto che stiamo parlando di uno degli atleti destinati a scrivere pagine di storia importanti in questo mondo.
Una morte improvvisa e che ha lasciato sotto shock il mondo dell’atletica. Il 24enne era in auto con il suo coach, Gervais Hakizimana. I due erano partiti da Kaptagat e stavano raggiungendo il centro di allenamento di Eldorat quando sono stati coinvolti in un terribile incidente stradale.
Come riportato dal Corriere della Sera, per entrambi non c’è stato niente da fare. Il personale medico ha potuto constatare solamente la morte dell’atleta e del suo allenatore. La notizia in davvero poco tempo ha fatto il giro del mondo e i messaggi di cordoglio non sono mancati.
Una morte che arriva a pochi giorni da quella conferenza stampa che aveva fatto sognare tutti gli sportivi. Come detto, Kiptum era pronto a diventare il primo uomo a concludere una maratona sotto le due ore. L’appuntamento era a Rotterdam ad aprile, ma il suo sogno si è infranto in questa terribile domenica di febbraio.
Nei programmi del maratoneta c’erano anche le Olimpiadi di Parigi. Ma, come precisato anche da lui nei giorni scorsi, in Francia bisogna andarci in squadra e aiutarsi a vicenda. E ora siamo certi che ai Giochi il Kenya darà il massimo per dedicare una vittoria a Kelvin.