Il segretario generale della Uil fa un appello al Governo sugli stipendi e chiede un incontro a breve
L’anno della svolta. Deve esserlo, anche perché non si può più andare avanti in questo modo, la gente non ne può più, non ce la fa più. E’ questo quello che sostiene il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri in riferimento agli stipendi delle persone che vanno a lavorare. “Deve essere l’anno in cui i salari tornano a crescere e il governo non può fare finta di niente“, la spinta del leader di uno dei sindacati più importanti che ci sono in Italia. Per Bombardieri non c’è molto da aspettare anzi fino adesso si è atteso anche troppo e si è rimandato un certo tipo di discorso legati agli stipendi, con gente che non ce la fa più, con salari che, soprattutto in alcune categorie, sono fermi da tanti, troppi anni.
Il segretario generale della Uil va anche nello specifico e cerca di spiegare, andando nei dettagli cosa bisognerebbe fare e soprattutto ritoccare nelle buste paga, anche perché se ne parla da tempo e non si agisce mai, trovando situazioni per cui si lascia sempre andare e passare oltre. Ma per Bombardieri non è più il tempo e a Palazzo Chigi propone di ragionare sulla “decontribuzione dei rinnovi contrattuali, legge sulla rappresentanza e aiuti a quelle imprese che applicano i contratti collettivi nazionali“.
“Anche la Bce sostiene che è arrivato il momento di far risalire i salari”
Un argomento a cui Bombardieri tiene in modo particolare e vorrebbe tanto che ci vorrebbe più unità tra gli stessi sindacati su un tema che dovrebbe coinvolgere tutte le parti e si dovrebbe lavorare insieme in un’unica direzione. Prende ancora più fiato e coraggio, ricordando che anche Bankitalia spinge per aumentare i salari e stessa cosa la sottolinea anche la Bce, una delle Istituzioni più importanti al mondo, e se lo dicono loro, non è che si possa fare finta di nulla. “Il governo non può far finta di non vedere“, incalza il segretario della Uil.
Per il leader del sindacato non è così difficile non accorgersi che visto che la maggior parte delle imprese lavora e produce per il mercato italiano e se non si rivedono “salari e consumi, rischiamo la recessione” la spinta di Bombardieri che fa questo ragionamento col quotidiano La Repubblica. E non è un dato da trascurare che, allo stato attuale, ci sono oltre 12 milioni di lavoratori che hanno il contratto scaduto. E sugli agricoltori, Bombardieri non è che abbia tanti dubbi: “In Europa sono state fatte scelte sbagliate e non solo in agricoltura, anche perché la transizione climatica ha bisogno di una prima di tutto di una transizione sociale…”