Fare soldi senza lavorare è davvero possibile? Sfatiamo un mito che tutti pensano, al giorno d’oggi, che sia reale. Tutta la verità.
Soprattutto al giorno d’oggi sempre più ragazzini pensano che esista il “guadagno automatico” o, ancora peggio, il “guadagno uno stipendio senza dover muovere un dito”. Soprattutto con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale, infatti, si è sempre più soliti pensare che questi modelli di business, se così possiamo definirli, siano davvero reali e non soltanto un’enorme pubblicità ingannevole.
Per questo motivo in questo articolo vogliamo sfatare alcuni falsi miti riguardo alle famosissime quanto abusate “rendite passive”. Ce ne sarebbero davvero tantissime ma, tra le tante, vogliamo focalizzarci sulle due che più attirano gli adolescenti che sono alla ricerca di un guadagno facile, immediato e senza troppi sforzi (spoiler: non esiste).
La prima è quella legata al mondo dell’immobiliare, mentre la seconda è quella relativa al mondo dei social network, con la monetizzazione della propria presenza online attraverso varie piattaforme, da Instagram a TikTok passando per YouTube o Twitch. Ecco tutto quello che sappiamo.
Fare soldi con gli immobili è davvero così facile e, soprattutto, si può davvero considerare una rendita passiva? Se alla prima domanda la risposta è ovviamente no, sulla seconda si potrebbe aprire un piccolo ragionamento. Una volta acquisito un immobile da mettere a reddito, magari in un affitto tradizionale, si potrebbe immaginare che questa sia sostanzialmente un’entrata sicura e garantita senza, letteralmente, dover muovere un dito.
Se, da una parte, in un mondo ideale e nella migliore delle ipotesi, potrebbe essere così, nella realtà dei fatti sorgono, quasi quotidianamente, una serie di problemi che in pochi prendono in considerazione: la ricerca dell’inquilino perfetto, il controllo dei pagamenti di affitto e bollette, i vari problemi che possono nascere da una casa (come ad esempio la rottura della caldaia piuttosto che quella di una finestra e tanto altro ancora) possono far venire un enorme mal di testa. Insomma, la gestione è complicata e, soprattutto, tutt’altro che passiva.
Certo, si potrebbe affidare tutto questo ad un’agenzia che lo fa al posto nostro, ma in questo caso i margini non solo saranno ridotti, ma soprattutto non diminuiranno i mal di testa. Provare per credere.
In molti pensano che monetizzare la propria presenza online sia sostanzialmente un’attività facile, senza sforzo e che, con pochissimi minuti di lavoro al giorno e senza alcuna competenza o quasi, possa far guadagnare cifre astronomiche. Ovviamente non è così e la dimostrazione sta proprio nel fatto che, a differenza di quello che si può pensare, il mondo dei social sta diventando sempre più complicato.
Le aziende, infatti, quando decidono di investire su una persona, pretendono giustamente che tutto venga fatto nel migliore dei modi, così da veicolare il messaggio corretto. Per non parlare poi del tempo speso a creare contenuti legati al proprio personal brand, per mantenerlo sempre attivo e in grado di attirare follower. Insomma, è tutto fuorché un gioco e, soprattutto, una rendita passiva. Di lavoro dietro, come è possibile immaginare, ce n’è tantissimo.