La compagna di Cristiano Ronaldo è riuscita a vincere il processo riguardante la privacy del suo passato e di suo padre
È terminato il processo di Georgina Rodriguez e si è concluso con una grande vittoria. La compagna di Cristiano Ronaldo non accettava il fatto di non avere il pieno controllo su ciò che spesso viene raccontato riguardo la sua vita privata prima dell’incontro con campione portoghese, avvenuto nel 2016. Secondo la modella, il suo onore e la sua privacy sarebbero stati violati pesantemente a seguito della pubblicazione di alcune informazioni relative al suo passato che non avrebbero nulla a che fare con la sua vita reale.
Ha combattuto e lottato con tutte le sue forze per i suoi diritti, e ne è uscita vincitrice. La giustizia le ha dato ragione: il Tribunale di primo grado n. 3 di Pozuelo de Alarcón si è pronunciato a favore di Georgina e della sorella Ivana Rodríguez, condannando diversi programmi televisivi a pagare 70.000 euro all’influencer. Il motivo sarebbe l’ingerenza nella sua privacy e nella sua propria immagine, con 50.000 euro di ‘multa’ da consegnare a entrambe le sorelle per violazione della privacy e dell’immagine del padre. Il giudice, tra l’altro, ha affermato nella sua sentenza che la fama, il modello e la popolarità che Georgina può vantare oggi non ha nulla a che vedere con ciò che succedeva in passato nella sua famiglia, prima di incontrare il suo attuale compagno Cristiano Ronaldo.
I dettagli
“All’epoca iniziavano a uscire solamente le prime notizie su di lei riguardo la sua relazione romantica con il calciatore, e in nessun caso ha goduto della fama e della proiezione pubblica che ha in questo momento”, ha stabilito e sentenziato il giudice. Inoltre ha sostenuto che nel reality show “I’m Georgina”, mandato in onda sulla piattaforma di Netflix, “si parla a malapena del suo passato”. Per questo, i media non hanno alcun diritto di parlare della sua infanzia o di pubblicare immagini di quando era era minorenne con il padre.
“In più nel documentario trasmesso nel 2022 lei non c’è alcun riferimento alla vita familiare di Georgina, in relazione ai suoi genitori o ad altri membri della famiglia o per quanto riguarda la sua infanzia e adolescenza”, si legge nella sentenza. Grazie a questo suo caso portato in tribunale, da cui ne è uscita vincitrice, ha fatto giurisprudenza, creando un precedente importante per il futuro.