Allerta dengue, Pregliasco a Notizie.com: “Nei casi gravi non è una passeggiata, va fatta prevenzione”

Il Ministero della Salute ha alzato il livello di allerta nei porti e negli aeroporti italiani dopo il boom di casi di dengue in Brasile e Argentina. 

Su disposizione del direttore generale Francesco Vaia, gli Uffici di Sanità Marittima e di Frontiera (Usmaf-Sasn) hanno avuto l’indicazione anche di vigilare i mezzi e le merci provenienti dai Paesi in cui “è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia”. 

Ma cosa sta succedendo? Ne abbiamo parlato in esclusiva con Fabrizio Pregliasco, virologo, direttore sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi di Milano.

Allerta dengue, Pregliasco a Notizie.com: "Nei casi gravi non è una passeggiata, va fatta prevenzione"
Allerta dengue, Pregliasco a Notizie.com: “Nei casi gravi non è una passeggiata, va fatta prevenzione” (Ansa Foto) – notizie.com

Professore, i cittadini si stanno preoccupando. Qual è il quadro della situazione?
La dengue è diventata quasi ubiquitaria. In alcune Nazioni è endemica e pesantemente presente. In questo momento è così soprattutto in Brasile e in Argentina. C’è una preoccupazione oggettiva: si tratta di mezzo milione di casi. In Italia l’anno scorso avevamo circa 250 casi importati, ma anche episodi di focolai autoctoni. Prima non avevamo la zanzara tigre, adesso sì ed abbiamo avuto episodi di piccola diffusione in territori di varie regioni italiane”. 

C’è da preoccuparsi?
Beh, bisogna pre-occuparsene. Nel senso che va fatta prevenzione. La disinfestazione dei vettori e delle merci che giungono da questi posti, è stata giusta. Purtroppo c’è il problema delle zanzare infette che arrivano dalle zone endemiche e diffondono la malattia. Come per il Covid, gran parte delle infezioni è banale ma può essere pericolosa quando si manifesta in forma grave. La dengue emorragica non è una passeggiata”.

Disinfestazione Brasile
Disinfestazione Brasile (Ansa Foto) – notizie.com

Di che si tratta?
Sostanzialmente è l’evoluzione pesante di un danno a livello sistemico che provoca un’emorragia. Si può manifestare con occhi iniettati di sangue o perdita di sangue dal naso, febbre alta, difficoltà del sensorio. Ma sono tutti effetti pesanti che rappresentano la punta dell’iceberg di tutta l’infezione”.

Quali sono i sintomi lievi della dengue?
Ci sono tanti casi asintomatici e banali, che sembrano una brutta influenza. In questi casi la malattia dengue non è facile da individuare. È più facile però, trovarla nelle persone che hanno viaggiato nelle zone endemiche e che hanno manifestazioni specifiche nei 14 giorni successivi. Negli altri casi non ci si pensa. Oltretutto oggi c’è anche la stagionalizzazione delle zanzare, che sopravvivono di più a causa dell’aumento delle temperature medie”.

In estate potrebbe diffondersi maggiormente?
Per fortuna le zanzare sono elemento facilitante di controllo, attraverso la disinfestazione ambientale a carico dei Comuni. La via di trasmissione può essere interrotta in un contesto sanitario organizzato, ma serve il coinvolgimento di tutti. In Italia, la bonifica ambientale delle zone paludose ha eliminato la malaria, che molti anni fa era una malattia endemica. La dengue ha più possibilità di diffondersi nelle zone dove l’attenzione all’igiene è bassa, come in alcune aree del Brasile. Chiaramente, come per il Covid, è molto importante la responsabilità individuale”.

Zanzara tigre
Zanzara tigre – notizie.com

Ad esempio, cosa dovremmo fare?
Farsi seguire se si è stati nelle zone endemiche e si accusano sintomi. Poi, faccio un esempio facile: la zanzara si moltiplica nelle acque stagnanti. Quindi banalmente, non va lasciato il sottovaso di acqua stagnante sul balcone di casa, per evitare il rischio della diffusione delle zanzare”.

Come si trasmette la dengue?
Si trasmette solo attraverso le zanzare che hanno punto altri e fanno da meccanismo di trasmissione. La dengue non è come la malaria, dove la zanzara ha un’azione attiva nel facilitare la trasmissione. Salvo poi, la diffusione di sangue infetto, ma questa è un’ipotesi remota dal momento che ci sono controlli sistematici. Ovviamente poi, c’è la trasmissione verticale madre-bimbo”.

Casi influenza Italia
Fabrizio Pregliasco (Ansa Foto) – notizie.com

Professore Pregliasco, esiste un vaccino contro la dengue.
Per ora la strategia vaccinale è rivolta ai viaggiatori che vanno verso zone endemiche. Il vaccino va fatto prima di partire e non all’ultimo minuto: vanno somministrate due dosi a distanza di tre mesi per garantire una copertura nel tempo”.

Scientificamente cos’è la dengue?
È un arbovirus le cui caratteristiche sono conosciute da anni. Ha una capacità diffusiva a livello di diversi apparati e nelle forme più gravi danneggia sia a livello encefalico, quindi neurologico e sistematologico”.

C’è una cura?
Non c’è una terapia antivirale. C’è il sostegno delle funzioni vitali, anche in terapia intensiva nelle situazioni acute”.

Gestione cookie